I 92 deputati di Alternative für Deutschland, il partito tedesco di estrema destra nato nel 2013 che nelle elezioni dello scorso 24 settembre è riuscito a entrare per la prima volta in parlamento, hanno fatto il loro debutto al Bundestag nella sessione del 24 ottobre, che segna l’apertura della diciannovesima legislatura.
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Si tratta della prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale che un partito di estrema destra riesce a far eleggere dei propri rappresentanti nel parlamento federale tedesco.
Si preannunciano quattro anni difficili per la cancelliera tedesca Angela Merkel, a cui i neo-eletti di AfD hanno giurato di “dare la caccia”.
Non ci saranno sorprese per quanto riguarda l’elezione del nuovo presidente del Bundestag: sarà Wolfgang Schäuble, l’ex ministro dell’Economia, che sarà votato da buona parte del parlamento e si appresta a rivestire la seconda carica dello stato.
Sono previsti problemi, invece, per quanto riguarda l’elezione dei sei vicepresidenti.
Ognuno dei sei gruppi politici presenti nel Bundestag indica un proprio candidato, votato da tutti i membri della camera; AfD ha nominato Albrecht Glaser, il 75enne fondatore del partito che tempo fa ha definito l’Islam “un’ideologia politica più che una religione” e che si è dichiarato favorevole a togliere il diritto di libertà di professione religiosa ai musulmani.
SPD, Verdi, i liberali di FDP e Die Linke hanno espresso il loro disappunto riguardo la candidatura del politico di Alternative für Deutschland.
Ai microfoni del canale tv ZDF Andrea Nahles, capogruppo dei socialdemocratici in parlamento, ha accusato Albrecht Glaser di non aver mai fatto chiarezza sui suoi commenti sull’Islam, contrari alla libertà religiosa difesa dalla legge fondamentale dello stato, la carta costituzionale tedesca.
Anche alcuni membri del partito di Angela Merkel hanno detto che non sosterranno in alcun modo la candidatura di Glaser. Michael Grosse-Broemer, uno dei leader dei conservatori alla Camera, ha detto a Bild che “sarà difficile appoggiare candidati che non accettano i principi di base della Costituzione”.
I vicepresidenti del parlamento possono presiedere le sessioni in aula, stabilire gli ordini del giorno e richiamare all’ordine i deputati durante le sedute.
Ogni partito indica un suo candidato, che viene eletto dai membri del Bundestag con la maggioranza assoluta o con quella semplice nel caso non si raggiungano i numeri sufficienti al terzo turno di votazione.
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