Una recessione in Germania, la più grande economia della zona euro, è sempre più probabile e l’inflazione continuerà ad accelerare e potrebbe raggiungere un picco di oltre il 10% in autunno. Lo ha affermato la Bundesbank in un rapporto mensile.
Con la sua industria sovradimensionata fortemente esposta al gas russo, la Germania è tra le economie più vulnerabili a qualsiasi interruzione delle forniture energetiche e l’impennata dei costi sta già pesando sulla produzione con maggiori difficoltà attese.
Entrando nel dettaglio dello studio dell’istituto tedesco, l’indice nel settore manifatturiero è rimasto invariato. Gli ordini inevasi sono nuovamente leggermente diminuiti. L’industria chimica in particolare ha segnalato seri problemi. Nel settore dei servizi invece, il clima imprenditoriale si è leggermente ripreso dopo il drastico calo del mese precedente. Le aziende hanno visto la loro situazione accennare a segni di miglioramento, sebbene le loro aspettative rimangono pessimistiche. Il sentiment sul settore turismo è cresciuto, nonostante il segmento dell’ospitalità preveda un notevole deterioramento della propria attività.
“Le aziende sono state un po’ meno soddisfatte delle loro attività correnti e il forte pessimismo delle loro prospettive per i prossimi mesi è praticamente invariato”, hanno spiegato dall’istituto tedesco. Nonostante l’economia tedesca sia andata un po’ meglio nel secondo trimestre di quanto inizialmente previsto, guardando al futuro, gli analisti credono che il pil tedesco diminuirà in questo trimestre, e anche nel quarto, portando l’economia a una leggera recessione tecnica entro la fine dell’anno.