Germania organizza “concerto Covid” per studiare diffusione del contagio
Mentre dagli Stati Uniti continuano ad arrivare notizie sui “Coronavirus party“, autentiche follie organizzate allo scopo di contrarre l’infezione e sviluppare così l’immunità, in Germania oggi è il giorno dell’atteso “concerto Covid“. Si tratta, a differenza delle imprudenti feste made in Usa, di una serata sotto il controllo delle autorità sanitarie, durante la quale verrà condotta una simulazione per studiare come può avvenire il contagio da Sars-Cov2 nei grandi eventi. L’obiettivo è capire se si potranno riaprire i battenti a grandi eventi in sicurezza e valutare diverse “configurazioni” per raccogliere dati che permettano valutare quali siano le condizioni che assicurano il minor grado di rischio d’infezione possibile. Il concerto Covid si terrà a Lipsia: sul palco si esibirà Tim Bendzko, un cantante pop molto popolare in terra tedesca. In platea ci saranno 4mila persone, 3mila in più rispetto a quelle previste dalla legge oggi per garantire il distanziamento sociale.
Oltre ai 2.210 che si erano già registrati sul sito, a detta degli organizzatori si sono aggiunti ulteriori volontari per partecipare all’evento. Evidentemente, per non trasformare i concerti in focolai di massa di Coronavirus, tutti i partecipanti sono tenuti a portare le mascherine protettive e sono stati in precedenza sottoposti a tampone. La serata è stata organizzata dai ricercatori della Martin Luther University di Halle-Wittemberg, in collaborazione con il Ministero della Scienza della Sassonia. Gli scienziati hanno spiegato che il costo dell’iniziativa è di circa un milione di euro e che la possibilità di contagio è “estremamente esigua”, anche se non si possono avere garanzie al cento per cento sul tema. Durante la serata, come ricostruito dal Guardian, verranno effettuate tre simulazioni diverse. Nel primo caso, il pubblico assisterà al concerto come se non fosse mai esistito il Coronavirus, entrando attraverso due ingressi principali prima di prendere posto. Nel secondo, il pubblico entrerà attraverso otto ingressi, per non creare file e quindi assembramenti, e ogni spettatore si siederà a una sedia vuota di distanza l’uno dall’altro. Nel terzo, infine, entreranno solo 2mila persone, che siederanno a un metro e mezzo di distanza.
Ma non solo: ogni spettatore indosserà delle sottili collane con un sensore di controllo, che ogni cinque secondi registrerà i movimenti di ogni partecipante al concerto Covid e quanto ognuno è distante dalle altre persone. Inoltre, saranno distribuiti disinfettanti fluorescenti per le mani. L’obiettivo è quello di consentire agli scienziati di analizzare il locale con i raggi ultravioletti e scoprire su quali superfici il Coronavirus si propaga più facilmente. Infine, anche i vaporizzatori per gli effetti scenici (come la nebbia sul palco) verranno analizzati per capire quanto è possibile una diffusione aerea del virus tramite aerosol.
Gli spettatori dovranno avere un’età compresa tra i 18 e i 50 anni e soprattutto dovranno risultare negativi a un tampone 48 ore prima dell’inizio del concerto Covid. “L’obiettivo di questa serata – ha sottolineato al Guardian Stefan Moritz, coordinatore dell’iniziativa e responsabile delle Malattie infettive presso l’ospedale universitario di Halle – non è quello di far contagiare i volontari. Stiamo cercando di capire se può esserci una via di mezzo tra le vecchie e le nuove regole, che consentirebbe agli organizzatori di eventi di aumentare il numero di persone in una sala da concerto, in modo da ridurre le perdite finanziarie”.
Stando a quanto dichiarato dai ricercatori, i risultati saranno disponibile entro l’autunno. Attualmente i grandi eventi in Germania sono vietati almeno fino alla fine di ottobre, i settori che ne soffrono di più sono ovviamente quelli della cultura, degli spettacoli e dello sport.
1. Covid: “Dopo la sentenza del TAR ora il governo tiri fuori gli atti del Cts secretati” / 2. L’euforia da Recovery è già finita, il governo è (ancora) lacerato / 3. Lorenzin: “La Legge 23 della Lombardia ha fallito, ma la lezione del Covid-19 serva a tutto il Paese”
4. Le 13 inchieste aperte in Lombardia dall’inizio della pandemia / 5. Coronavirus, come funziona il vaccino di Oxford: 32mila volontari pronti a testarlo / 6. Caso camici, il governatore della Lombardia Fontana indagato: “Regione corretta”
Leggi l'articolo originale su TPI.it