La cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato l’autorizzazione a procedere penalmente contro il comico, Jan Boehmermann, denunciato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan per gli insulti a lui rivolti nel corso di uno spettacolo satirico andato in onda il 7 aprile sul canale tedesco Zdf.
L’annuncio è stato dato dalla stessa cancelliera dopo un esame attento della nota diplomatica consegnata dal governo turco al ministero degli Esteri tedesco. La decisione è stata presa congiuntamente con il vice-cancelliere Sigmar Gabriel e i ministri degli Esteri, dell’Interno e della Giustizia.
Tuttavia, il vice-cancelliere Gabriel e i tre ministri hanno precisato che “dopo un’accurata riflessione, i ministri dell’Spd avevano votato contro l’autorizzazione al processo, ma in situazione di parità ha deciso il voto della cancelliera”.
I ministri degli Esteri e della Giustizia tedeschi hanno poi aggiunto: “Noi crediamo che non avrebbe dovuto essere concessa l’autorizzazione per il procedimento penale. La libertà di opinione, di stampa e di espressione artistica sono valori altamente tutelati dalla nostra costituzione”.
La cancelliera ha fatto riferimento al paragrafo 103 del codice penale tedesco che prevede, in caso di denuncia di un capo di Stato estero per le offese ricevute, la necessità di attuare un procedimento penale da parte del governo coinvolto.
La questione risale al 31 marzo scorso, in occasione della trasmissione “Neo magazin royale” sull’emittente televisiva tedesca Zdf. Il comico tedesco aveva recitato un poema sul premier turco Erdogan, non risparmiando le accuse politiche e le allusioni sessuali. In particolare, il comico accusava il presidente turco di “prendere a calci i curdi e di picchiare i cristiani mentre si dedicava alla pedopornografia e al sesso con gli animali”. Ha poi aggiunto Boehmermann che Erdogan è “un’idiota di professione”.
(Qui sotto l’intervento di Jan Boehmermann all’emittente Zdf. Credit: Facebook)
Ovviamente, il presidente turco aveva querelato il comico per diffamazione, definendo la trasmissione “inaccettabile”, auspicando una giusta punizione per l’attore, colpevole non solo di aver insultato un capo di Stato, ma anche “78 milioni di turchi”.
L’attore comico aveva replicato difendendosi dalle accuse e sostenendo di aver agito in base alla libertà di satira, di espressione e di opinione. Ma la condanna da parte del governo turco non si è fatta attendere.
L’11 aprile, Ankara aveva chiesto alla Germania attraverso una nota diplomatica inviata al ministero degli Esteri tedesco, di autorizzare l’apertura di un procedimento penale contro Boehmermann per diffamazione di un capo di Stato straniero.
Tuttavia, il comico tedesco non è nuovo a querele. Nei giorni precedenti, Boehmermann si era presentato sull’emittente Ndr recitando una canzone satirica dove criticava Erdogan per il trattamento riservato ai giornalisti: anche in quel caso la Turchia aveva richiamato l’inviato in Germania per avere spiegazioni, ma Berlino aveva respinto le proteste turche.