In Germania, a quattro mesi dalle elezioni, i socialdemocratici e i conservatori hanno raggiunto un accordo sul governo di coalizione.
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A metà gennaio i due grandi partiti erano giunti alla decisione di formare una Grosse Koalition, che dopo le elezioni sembrava invece una eventualità impraticabile.
L’ultimo ostacolo era quello di decidere i ministri che faranno parte dell’esecutivo e come distribuirli tra le varie forze.
Secondo i media tedeschi, la Spd potrebbe aver ottenuto il ministero degli Esteri, del Lavoro e delle Finanze. Alla Csu di Merkel dovrebbero andare gli Interni. Nelle prossime ore si attendono notizie più dettagliate.
Un’infografica della Bbc mostra come appare il parlamento tedesco uscito dalle elezioni del settembre 2017:
Il congresso dei socialdemocratici tedeschi dell’Spd riunito a Bonn ha votato a favore del governo di coalizione con l’Unione cristiano democratica di Angela Merkel lo scorso 21 gennaio.
362 delegati del partito hanno votato a favore della mozione sostenuta dal leader Martin Schulz, mentre i contrari sono stati 279.
La Germania era in stallo politico da oltre tre mesi, nei quali la rieletta cancelliera Merkel sembrava non riuscire a trovare alleati di governo.
Fallito il tentativo della coalizione “Giamaica” con la FPD, i liberali di Christian Lindner, sembrava che i tedeschi dovessero tornare alle urne, dato che Angela Merkel aveva dichiarato di preferire nuove elezioni alla creazione di un governo di minoranza, ma il presidente della Repubblica federale tedesca ha insistito affinché le trattative proseguissero.
All’indomani delle elezioni, una nuova Grosse Koalition sembrava impossibile: i due primi partiti di Germania si sono affrontati in una campagna elettorale serratissima, schierandosi in posizioni opposte su quasi ogni tema.
Una volta trovato l’accordo definitivo però, questo dovrà essere sottoposto a un referendum a cui voteranno i 460mila iscritti della Spd. Solo a quel punto sarà possibile sapere con certezza se la Grosse Koalition si farà.
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