Violenti scontri si sono registrati nel centro di Tbilisi, in Georgia, tra la sera di giovedì 20 giugno e le prime ore di venerdì 21, quando migliaia di manifestanti hanno tentato di entrare in Parlamento.
Almeno 240 persone, tra cui un’ottantina di agenti e molte persone che protestavano pacificamente, sono rimaste ferite. Due hanno perso un occhio.
Oltre 300 dimostranti sono finiti in manette a causa degli scontri.
Georgia Russia proteste Tbilisi | Le cause degli scontri
Le proteste sono scoppiate a causa delle tensioni mai sopite dell’ex repubblica sovietica con la Russia.
L’episodio scatenante è stato l’intervento in Parlamento di un deputato di Mosca, ritenuto cittadino di una “potenza occupante”.
Il deputato in questione, il comunista Sergey Gavrilov, era a Tbilisi nell’ambito dell’Assemblea dei parlamentari dei Paesi cristiano-ortodossi.
A infastidire i cittadini il fatto che il deputato si sia seduto sullo scranno del presidente dell’Assemblea e si sia rivolto ai parlamentari in lingua russa.
La polizia ha respinto due tentativi di irruzione nel palazzo del parlamento e poi ha sparato proiettili di gomma, lanciato lacrimogeni e usato i cannoni ad acqua.
Georgia, si dimette il presidente del Parlamento
Irakli Kobakhidze, presidente del Parlamento georgiano, che al momento degli scontri si trovava in Azerbaigian, si è dimesso dal suo incarico per evitare ulteriori problemi al partito di maggioranza, di cui fa parte.
Il partito di governo, Sogno Georgiano, è guidato dal potente oligarca Bidzina Ivanishvili, patron di Zurabishvili.
Ivanishvili ha condannato l’intervento del parlamentare russo. “Condivido in pieno la sincera indignazione dei georgiani”, ha detto.
Tuttavia nella serata di ieri 15mila persone sono scese di nuovo in piazza, chiedendo le dimissioni del ministro dell’interno e l’opposizione, guidata dall’ex presidente filoamericano Mikheil Saakashvili, chiede elezioni legislative anticipate.
La presidente della Georgia, Salomé Zurabishvili, ha accusato Mosca di aver fomentato gli scontri.
“La Russia è nostra nemica e occupante”, ha detto Zurabishvili. “La ‘quinta colonna filorussa’ che gestisce potrebbe essere più pericolosa dell’aperta aggressione”.
Mosca ha replicato parlando di “una provocazione russofoba” e sostenendo che le proteste sono state organizzate da forze politiche radicali georgiane che vogliono ostacolare la normalizzazione delle relazioni russe con Tbilisi.
Georgia Russia proteste Tbilisi | Il contesto
Le relazioni diplomatiche tra Russia e Georgia si sono interrotte dopo la guerra lampo del 2008, che vide le truppe russe arrivare alle porte di Tbilisi.
Da allora Mosca riconosce l’indipendenza dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia, due repubbliche separatiste della Georgia ora sotto il controllo russo.
Tbilisi e la maggior parte della comunità internazionale considerano i due territori come occupati.