George Floyd, Noam Chomsky: “L’America fondata sulla schiavitù”
La morte di George Floyd ha riacceso il dibattito sull’odio razziale negli Usa. Secondo il professor Noam Chomsky, tra i massimi esperti mondiali di politica e società americana, “dietro la violenza che stiamo vedendo scoppiare ora negli Usa ci sono 400 anni di brutale repressione. Il più violento sistema di schiavismo della storia, che ha costituito la base della crescita economica e della prosperità degli Stati Uniti”.
“Ciò che hanno fatto – continua Chomsky in un0intervista al Manifesto – è stato di criminalizzare la vita dei neri, istituendo uno schiavismo con un altro nome. Quando questo razzismo si manifesta, come nel caso dell’omicidio di Floyd, ecco che esplode la protesta, cui ha aderito in questo caso anche buona parte dei bianchi. Ciò significa che in alcuni settori della popolazione sono stati fatti seri passi avanti nel superamento di questa terribile piaga”.
Il professore commenta anche la relazione tra pandemia e razzismo: “Il tasso di mortalità per Covid-19 tra le persone nere è tre volte superiore a quello tra i bianchi. Trump, la cui malignità non ha limiti, ha approfittato dell’emergenza sanitaria per ridurre le norme volte a limitare l’inquinamento atmosferico, che ha effetti devastanti sulle malattie respiratorie legate a questa pandemia. La stessa stampa economica stima che a causa di queste scelte potrebbero morire decine di migliaia di persone, per lo più tra le comunità nere, che possono permettersi di vivere solo nelle aree più inquinate («How Trump’s EPA Is Making Covid-19 More Deadly», Bloomberg, 4 maggio 2020). Il modo in cui questi fatti influenzeranno l’opinione pubblica dipenderà da quanto essi saranno occultati dall’apologetica razzista”.
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