La Repubblica Centrafricana è sull’orlo del genocidio. John Ging, direttore delle operazioni per l’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento delle questioni umanitarie, è tornato ad esprimere la preoccupazione per i continui spargimenti di sangue che avvengono nel Paese.
Secondo il funzionario, la crisi umanitaria era prevedibile e la lunga negligenza della comunità internazionale l’avrebbe fatta precipitare. Se la risposta comune alle violenze non sarà condotta con più intensità, ci saranno altre vittime. “Gli elementi che vediamo sono i semi del genocidio” ha detto Ging.
L’ex colonia francese si trova nel caos da marzo, quando il gruppo di ribelli Seleka, in prevalenza musulmani, hanno preso il potere con un colpo di stato. La Repubblica Centrafricana è stata ripetutamente attraversata da violenze, assassinii e attentati contro la Milizia Cristiana, il gruppo di opposizione. Un milione di persone sono state costrette a lasciare le loro case. Solo nell’ultimo mese, il conflitto ha causato più di 1000 morti nella capitale Bangui.