- La nuova esplosione di violenza, la più intensa in sette anni, ha provocato almeno 90 morti (83 palestinesi e 7 israeliani) e 487 feriti in poco più di due giorni.
- Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il leader palestinese Abu Mazen chiedendogli di fermare il lancio di razzi verso Israele.
- Un bambino di 6 anni è morto e cinque persone sono rimaste ferite, quando un razzo da Gaza ha centrato una abitazione a Sderot.
- Le tensioni in Medio Oriente sono esplose dopo l’allontanamento di diverse famiglie palestinesi dalle loro case nel quartiere est di Gerusalemme, che ha portato a proteste e scontri
Le ostilità tra Israele e Hamas sono proseguite nella notte e nelle prime ore del mattino. I razzi lanciati dalla striscia di Gaza hanno raggiunto per la prima volta il Nord dello Stato ebraico, nella valle di Jezreel, dove hanno suonato le sirene. Allarme anche a Tel Aviv, dove migliaia di cittadini hanno dovuto cercare riparo nei rifugi. Non ci sono finora notizie di feriti. L’aviazione israeliana ha effettuato nuovi raid sul territorio della striscia di Gaza dove, secondo il ministero della Sanità locale, sono morte almeno 83 persone dall’inizio delle ostilità. Sono invece finora 7 le vittime in Israele. Il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, ha assicurato che le operazioni continueranno finché la situazione non sarà “del tutto tranquillizzata”. Nelle centinaia di operazioni degli scorsi giorni l’aviazione dello Stato ebraico ha ucciso quattro comandanti militari e decine di funzionari di Hamas. Due palazzi ritenuti basi del movimento islamista sono stati rasi al suolo.
GUERRA HAMAS-ISRAELE: LA DIRETTA
Ore: 16:50 – L’esercito israeliano si sta preparando per la possibilità di un’offensiva di terra nella striscia di Gaza. Un portavoce ha dichiarato che oggi i comandanti militari valuteranno se consegnare al governo i piani per l’eventuale offensiva.
Nel frattempo l’esercito ha richiamato 7.000 riservisti e ha inviato truppe di fanteria e carri armati al confine di Gaza, revocando le licenze per il fine settimana ai soldati.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha comunicato ai membri del governo che è stata respinta una proposta di cessate il fuoco da Hamas, arrivata ieri tramite il ministero degli Esteri russo.
Ore 15.40 – Le principali compagnie europee cancellano voli per Israele – Dopo le compagnie americane, anche le principali compagnie europee sospendono i voli per Israele. British Airways, Virgin Atlantic e Iberia hanno annunciato lo stop. Ieri avevano preso provvedimenti simili i vettori Usa United Airlines, Delta Air Lines e American Airlines.
Ore 14.40 – Quasi 1.100 razzi sparati dall’inizio delle ostilità – L’esercito israeliano ha quantificato in circa 1.100 i razzi sparti da Hamas dall’inzio delle ostilità. Jonathan Conricus, uno dei portavoce dell’esercito, ha anche affermato che circa 200 di quei razzi siano caduti dentro la Striscia di Gaza, da dove erano stati lanciati. Secondo il portavoce, il sistema di difesa aerea Iron Dome “continua a essere molto efficace nonostante il massiccio lancio, quasi ininterrotto, contro varie località», con un «tasso di intercettazione del 90 per cento”.
Ore 14.20 – Sirene di allarme a Tel Aviv e Gerusalemme – Le sirene d’allarme, che segnalano un attacco missilistico, sono scattate sia a Tel Aviv, sia in località vicine a Gerusalemme: secondo il Times of Israel, i segnali di allerta sono scattati a Beit Shemesh, Nataf e Mevo Horon.
Ore 14.10 – Hamas, lanciato nuovo razzo contro aeroporto Eilat – Hamas ha affermato di aver lanciato un nuovo tipo di razzo verso l’aeroporto di Ramon a Eilat, nell’estremo sud di Israele, dove sono stati reindirizzati i voli dello scalo di Tel Aviv alla luce dell’escalation di violenza. Il nuovo tipo di razzo ha un raggio di 220 km.
Ore 11.00 – A Gaza bilancio vittime sale a 83 morti e 487 feriti – È salito a 83 morti, tra cui 17 bambini e 7 donne, il bilancio delle vittime dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Salute di Hamas. I feriti sono 487. In questo momento l’aviazione israeliana sta bombardando le postazioni anticarro dalle quali sono stati lanciati proiettili contro gli insediamenti israeliani vicini al confine.
Ore 07.00 – Deviati tutti i voli diretti a Tel Aviv – Tutti i voli diretti all’aeroporto di Tel Aviv sono stati dirottati su altri scali a causa dei razzi lanciati da Gaza. Lo riferiscono le autorità aeroportuali.
I fatti delle ultime ore
I raid aerei israeliani hanno demolito un edificio di 12 piani a Gaza City, che ospitava gli uffici dei massimi funzionari di Hamas.
I droni israeliani hanno sparato una serie di colpi di avvertimento, per dare alle persone il tempo di lasciare l’edificio prima che fosse distrutto dai militari. Non ci sono al momento notizie di vittime, ma l’attacco aereo segna un’altra escalation nell’offensiva contro Hamas. Ieri sera, un razzo di Hamas è caduto nella periferia occidentale di Gerusalemme, danneggiando leggermente una casa e provocando un incendio.
Sono circa 1.500 i razzi che sono stati lanciati da Gaza in direzione delle città israeliane da quando sono iniziate le ostilità fra Hamas e Israele. Lo ha reso noto l’esercito israeliano. Mercoledì mattina lo stesso esercito aveva spiegato che da lunedì mattina mille razzi erano stati lanciati da Gaza. Sono quindi stati circa 500 i razzi lanciati nelle ultime 24 ore.
Secondo l’esercito, 350 razzi “hanno fallito” e “centinaia” di altri sono stati intercettati dallo scudo missilistico “Iron Dome”. Sette persone sono state uccise, tra cui un bambino di sei anni e un soldato, dal fuoco di razzi o missili anticarro dalla Striscia di Gaza.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si è riunito ieri a porte chiuse per affrontare il tema degli scontri fra Israele e palestinesi. Come è accaduto nell’incontro di lunedì, gli Stati Uniti si sono opposti all’adozione di una dichiarazione congiunta, giudicata “controproduttiva”. Per Washington, “il Consiglio di Sicurezza mostra la sua preoccupazione riunendosi, non serve altro”. “Gli Usa non sembrano prendere in considerazione la possibilità che una dichiarazione possa contribuire ad avere una de-escalation”, ha aggiunto un altro diplomatico. Secondo diverse fonti, 14 dei 15 membri del Consiglio erano favorevoli ad approvare un testo, proposto da Tunisia, Norvegia e Cina, con l’obiettivo di ridurre la tensione.
Il bilancio delle vittime
È di almeno 67 morti, tra cui 17 bambini e sei donne, l’ultimo bilancio dei raid aerei compiuti dalle forze di Israele nella Striscia di Gaza dall’inizio delle ostilità, secondo il ministero della Salute di Gaza, gestito dal movimento palestinese Hamas. Sono invece almeno 388 i feriti, che secondo il gruppo palestinese comprendono 115 minori e 50 donne. Durante la notte i lanci di razzi dall’enclave si sono interrotti per almeno tre ore, mentre stamattina le sirene d’allarme hanno ripreso a suonare in diverse località israeliane (Kerem Shalom, Sderot, She’ar Hanegev, e varie città lungo il confine di Gaza). Ieri sera nuovi razzi sono stati lanciati in direzione di Tel Aviv, anche nelle vicinanze dell’aeroporto Ben Gurion.
Sono invece finora 7 le vittime in Israele. Il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, ha assicurato che le operazioni continueranno finché la situazione non sarà “del tutto tranquillizzata
Biden:”Tel Aviv ha diritto a difendersi”
“Israele ha diritto a difendersi”. Così il presidente Joe Biden, segnalando di aver parlato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e indicando di sperare che il conflitto finisca al più presto. Biden, inoltre, ha intenzione di nominare nelle prossime settimane l’ambasciatore americano in Israele. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, durante il briefing con i cronisti.
Inviato Onu: “L’escalation più grave tra Israele e militanti palestinesi da anni”
L’inviato delle Nazioni unite per il Medioriente, Tor Wennesland, ha detto al Consiglio di Sicurezza che l’attuale violenza è “l’escalation più grave tra Israele e militanti palestinesi da anni”. È preoccupato, hanno dichiarato i diplomatici, che possa sfociare in una guerra civile. Wennesland ha informato il Consiglio a porte chiuse, per la seconda volta in tre giorni, sul deterioramento della situazione, su cui l’organo più potente dell’Onu non ha sinora agito. Il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, ha detto che il segretario generale, Antonio Guterres, e Wennesland hanno entrambi ribadito che “il lancio indiscriminato di razzi e mortai da quartieri civili altamente popolati verso centri abitati civili viola il diritto internazionale umanitario”. Wennesland riconosce le legittime preoccupazioni di Israele in materia di sicurezza, ma ha ribadito che “le forze di sicurezza israeliane dovrebbero esercitare la massima moderazione, calibrare il loro uso della forza per risparmiare i civili”.
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