Riprendono i raid di Israele dopo la rottura della tregua con Gaza
Sono ripresi i raid di Israele su Gaza, che sanciscono la rottura della tregua dichiarata appena 24 ore fa.
Ad aver annunciato di aver ripreso gli attacchi contro gli obiettivi legati ai militanti della Jihad islamica a Gaza è stato lo stesso esercito israeliano, che ha risposto al lancio di razzi che nella giornata di giovedì 14 novembre era continuato nonostante l’accordo raggiunto sul cessate il fuoco.
L’intesa era arrivata nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 novembre, grazie alla determinante mediazione dell’Egitto e della Nazioni Unite, e prevedeva uno stop alle ostilità a partire dalle 5,30 ore locali (le 4,30 in Italia).
Tuttavia, alle 10,54 ore locali (le 9,54 in Italia) la tregua è stata violata quando 5 razzi sono stati lanciati da Gaza verso il Sud di Israele dove poco prima sono risuonate le sirene di allarme.
La tregua era arrivata dopo due giorni di combattimenti, iniziati dopo la morte in un raid israeliano del comandante della Jihad islamica palestinese Baha Abu al-Ata.
Secondo quanto riferito dalla ministero della Sanità Palestinese, dall’inizio delle ostilità sono stati uccisi 34 palestinesi, tra cui 16 civili, e ferite oltre 100 persone. La Jihad islamica, invece, ha lanciato in poco più di 48 ore almeno 450 razzi su Israele, senza fare vittime.