Nuova fuga di gas, la quarta, dalle condutture di Nord Stream 1 e 2. E’ quanto ha scoperto la Guardia costiera svedese, come riportato dall’emittente Channel 4. “Un’altra fuga di gas è stata scoperta nel Mar Baltico. Ciò significa che sono state rilevate un totale di quattro perdite nel Nord Stream 1 e 2”, ha precisato l’emittente durante una trasmissione in diretta.
Due delle perdite nel Nord Stream sono avvenute nell’area danese del Mar Baltico, altre due nell’area appartenente alla Svezia. L’unità di intelligence della polizia svedese (Saepo) si è assunta l’incarico di indagare sulle fughe di gas e non ha escluso la possibilità che dietro al presunto sabotaggio ci sia “una potenza straniera”.
Cremlino: “Navi Nato nella zona, attacco terroristico contro di noi” –
Il Cremlino ha fatto notare che nell’area dove sono avvenute le esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico c’erano molti più mezzi militari Nato che russi. Lo ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, come riporta Interfax, smentendo le notizie della presenza di navi da guerra e sottomarini russi nella zona. “Questa zona è il Mar Baltico. Lì sono stati avvistati molti più mezzi dell’aviazione e della marina che appartengono ai paesi della Nato. Pertanto, questa è una notizia senza senso, che, diciamo, è di parte”, ha detto Peskov. Gli incidenti ai gasdotti Nord Stream sembrano “un atto terroristico, probabilmente di un Paese straniero”, ha aggiunto Dmitry Peskov, citato da Interfax.