La concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto il livello record di 400 parti per milione (ppm, l’unità di misura utilizzata in campo scientifico per esprimere la quantità di una soluzione). Una cifra superiore del 44 per cento rispetto ai livelli precedenti alla Rivoluzione industriale.
Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite (Omm), che lunedì 24 ottobre ha reso noti a Ginevra i dati sull’inquinamento nel 2015, aver superato la soglia simbolica dei 400 ppm segna l’inizio di una nuova era climatica. Questa nuova fase potrebbe durare per molte generazioni se i governi mondiali non saranno rapidi nell’adottare misure efficienti per ridurre le emissioni di gas serra.
La sostenuta crescita di CO2 rilevata dall’Omm è in contrasto con le promesse contenute nell’accordo raggiunto alla fine del 2015 a Parigi, che prevede l’impegno a ridurre gradualmente l’utilizzo di combustibili fossili in favore delle energie rinnovabili.
“Il 2015 aveva annunciato una nuova era di ottimismo e di azioni concrete sul clima con l’accordo di Parigi. Ma entrerà nella storia anche come l’anno che segna l’inizio di una nuova era di cambiamenti climatici, con un record nella concentrazione dei gas serra”, ha commentato il segretario generale dell’Omm Petteri Taalas.
I livelli di CO2 avevano già raggiunto in passato la soglia dei 400 pmm in alcune zone e in alcuni mesi, ma mai prima d’ora si era registrato un tale livello su una base media globale per l’intero anno, spiega l’Omm.
“Il vero elefante nella stanza è l’anidride carbonica, che rimane nell’atmosfera per migliaia di anni e negli oceani ancora più a lungo”, ha concluso Taalas.