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    Rimossa la statua di Gandhi dall’università del Ghana: “Era razzista”

    Credit: Christian Thompson

    Il monumento è stato portato via nel bel mezzo della notte

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 14 Dic. 2018 alle 16:16 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 08:08

    L’Università del Ghana, situata nella capitale Accra, ha rimosso una statua raffigurante il leader del movimento di indipendenza indiano Mahatma Gandhi, perché ritenuto un “razzista”.

    Il monumento è stato rimosso nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12 dicembre.

    La statua di Gandi era stata inaugurata dall’ex presidente indiano Prana Mukherjee nel 2016 per celebrare i forti legami tra l’India e il Ghana.

    Nello stesso anno i docenti dell’università avevano lanciato una petizione che ne chiedeva la rimozione, definendo Gandhi un “razzista” e che l’ateneo avrebbe dovuto dare risalto agli eroi africani “prima di tutti gli altri”.

    Gandhi è stata una delle figure più celebri del ventesimo secolo per aver guidato la resistenza non violenta al dominio coloniale britannico in India e la sua battaglia ha ispirato leader come Martin Luther King e Nelson Mandela.

    Ma i commenti di Gandhi sull’Africa e sulle popolazioni nere del continente, in particolare durante la sua battaglia per i diritti degli indiani in Sud Africa, hanno creato diverse controversie.

    Chi era Gandhi

    Il 30 gennaio 1948, all’età di 78 anni, il politico e filosofo Mahatma Gandhi veniva ucciso a Nuova Delhi, in India.

    Gandhi nacque il 2 ottobre 1869 a Porbandar, nell’attuale stato del Gujarat, nell’India occidentale. Il suo nome completo era Mohandas Karamchand Gandhi.

    Conosciuto anche con l’appellativo di Mahatma, termine sanscrito che significa “grande anima”, conferitogli per la prima volta dal poeta Rabindranath Tagore, la sua figura ebbe un ruolo fondamentale nel processo che vide diventare l’India un paese indipendente nel 1947.

    Il suo carisma e spessore come politico lo hanno reso un’icona mondiale, tanto che anche Benito Mussolini lo ricevette per sottoporlo a un tour degli armamenti dell’Italia fascista nel 1931.

    Nel 1948 fu assassinato con tre colpi di pistola da Nathuram Godse, un estremista indù che riteneva Gandhi responsabile per alcune concessioni al vicino Pakistan e in particolar modo alle fazioni musulmane.

    Scrittore estremamente prolifico, gli insegnamenti di Gandhi sono tutt’oggi considerati di primissima importanza dagli indiani e da altre popolazioni. La sua autobiografia Storia dei miei esperimenti con la verità è diventata un best seller.

    Gandhi è stato uno dei maggiori esponenti della disobbedienza civile attraverso la non violenza di tutto il mondo.

    Nel 2007 l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di commemorare il 2 ottobre, in onore dell’anniversario della nascita di Gandhi, la giornata internazionale della non violenza.

    “Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre”, disse una volta il Mahatma Gandhi.

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