È morto il principe Filippo, duca di Edimburgo e marito della regina Elisabetta II d’Inghilterra, oggi – venerdì 9 aprile 2021.
Il principe, sposato con la sovrana britannica dal 1947, aveva 99 anni. Nel corso della sua lunga vita, in ogni caso, Filippo ha partecipato a più di 22mila eventi ufficiali, e una delle caratteristiche che lo hanno reso più noto negli anni è stata la sua tendenza a commettere gaffe e a lasciarsi sfuggire battute poco adatte a un membro della famiglia reale.
I media britannici, dalla Bbc al Guardian, dall’Independent al Telegraph, hanno raccolto in diverse occasioni le sue uscite più inappropriate, e queste sono alcune delle più memorabili:
1961: “Le donne britanniche non sanno cucinare”. Allo Scottish Women’s Institute.
1967: “Mi piacerebbe molto andare in Russia, anche se i bastardi hanno ammazzato metà della mia famiglia”. Quando gli fu chiesto se volesse visitare l’Unione Sovietica.
1969: “Con cosa fai i gargarismi? Con i ciottoli?”. Rivolto al cantante Tom Jones dopo una performance alla presenza dei reali.
1981: “Tutti dicevano che fosse necessario più tempo libero, e adesso si lamentano di essere disoccupati”. Durante la recessione del 1981.
1984: “Sei una donna, vero?”. In Kenya dopo aver accettato un dono da una donna del luogo.
1986: “Se ha quattro gambe e non è una sedia, se ha due ali e vola ma non è un aeroplano, e se nuota e non è un sottomarino, i cantonesi se lo mangeranno”. A un incontro del Wwf.
1986: “Se rimarrete qui, vi verranno gli occhi a mandorla”. A un gruppo di studenti britannici durante una visita regale in Cina.
1988: “Sembra la stanza di una prostituta”. Guardando il progetto della casa di suo figlio Andrea duca di York e sua moglie per la loro residenza di Sunninghill Park.
1991: “Il vostro paese è uno dei centri più noti per il commercio di specie in pericolo”. Accettando un premio per la protezione degli animali in Thailandia.
1992: “Oh no, potrei prendere qualche malattia spaventosa”. In Australia quando gli venne chiesto di accarezzare un koala.
1994: “La maggior parte di voi discende dai pirati, vero?”. A un ricco abitante delle Isole Cayman.
1995: “Come fai a tenere la gente del posto lontana dall’alcol abbastanza a lungo da superare il test?”. A un istruttore di guida di Oban, Scozia.
1996: “Se un giocatore di cricket, per esempio, improvvisamente entrasse in una scuola e ammazzasse un sacco di gente con una mazza da cricket, cosa che potrebbe fare molto facilmente, cosa faremmo? Bandiremmo le mazze da cricket?”. In un’intervista a Radio 4 poco dopo una strage in una scuola a Dunblane nel 1996 in cui un uomo armato uccise 16 bambini e la loro insegnante.
1998: “Quindi sei riuscito a non farti mangiare?”. A uno studente britannico che aveva fatto un’escursione attraverso la Papua New Guinea.
1999: “Sordi? Se vivete qui vicino, non c’è da meravigliarsi che siate sordi”. Parlando a un gruppo di giovani sordi a Cardiff nei pressi di un gruppo musicale di tamburi caraibici.
2000: “È uno spreco di spazio veramente grosso”. Agli ospiti della nuova Ambasciata britannica a Berlino che la regina aveva appena inaugurato.
2000: “Datemi una birra, non mi interessa quale, basta che sia birra!”. Quando il premier italiano Giuliano Amato gli offrì i migliori vini italiani a una cena a Roma.
2001: “Sei troppo grasso per fare l’astronauta”. A Andrew Adams, un ragazzino di 13 anni che gli aveva detto cosa volesse fare da grande.
2001: “Vorrei che spegnesse il microfono”. Mormorato alla Royal Variety Performance mentre suonava Elton John.
2002: “Siete ancora soliti tirarvi le lance?”. A un imprenditore aborigeno australiano durante una visita.
2005: “Non mi sembra che si lavori molto in questa università”. Alla facoltà di ingegneria dell’Università di Bristol, che era stata chiusa così che lui e la Regina potessero inaugurarla ufficialmente.
2009: “Stasera ci sono parecchi membri della tua famiglia qui”. Dopo aver letto il cognome dell’uomo d’affari Atul Patel a un ricevimento per 400 indiani britannici.
2012: “Mi arresterebbero se tirassi giù la zip di quel vestito”. Alla lavoratrice dei servizi sociali 25enne Hannah Jackson, che indossava un abito con una zip dal collo in giù, durante una visita a Bromley, Kent.
2013: “Le Filippine devono essere mezze vuote, visto che siete tutti qui a mandare avanti la sanità nazionale”. A un’infermiera filippina all’ospedale di Luton e Dunstable.
2013: “I bambini vanno a scuola perché i genitori non li vogliono in casa”. A Malala Yousafzai, sopravvissuta a un tentativo di assassinio da parte dei talebani e ora sostenitrice di campagne per il diritto delle ragazze ad andare a scuola senza timore.
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