L’agenzia di stampa legata al sedicente Stato islamico, Amaq, ha reso noto che un raid aereo della coalizione guidata dagli Stati Uniti ha messo fuori uso l’ultimo ponte sul fiume Tigri nella città di Mosul.
Un comunicato stampa della coalizione diffuso lunedì 26 dicembre 2016 riferiva che un bombardamento aereo aveva colpito un ponte, ma senza fornire ulteriori dettagli.
Prima dell’inizio dell’offensiva delle forze irachene, sostenute appunto dalla coalizione, per espellere i miliziani estremisti dalla loro capitale in Iraq, in città vi erano cinque ponti.
Due di essi erano stati colpiti da raid aerei a ottobre e altri due a novembre per limitare la capacità di movimento dei combattenti dell’Isis e impedire comunicazioni, rinforzi e approvvigionamento.
L’ultimo a rimanere intatto era il Ponte Vecchio, almeno fino all’inizio di dicembre quando i bombardamenti avevano aperto dei crateri su ambo i lati.
Un video diffuso da Amaq martedì 27 dicembre mostra una sezione di circa 40 metri completamente collassata vicino alla riva orientale del fiume.
Alcuni protestano che i raid sulle infrastrutture contribuiscono a rendere difficile la vita dei civili rimasti a Mosul e impedirne l’evacuazione.
Dall’inizio della campagna, lanciata il 17 ottobre, circa 115mila persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case.