Amanda Eller è un’infermiera della Carolina del Nord, Stati Uniti. Per smuovere la coscienza pubblica sui terribili danni causati dal fumo, ha deciso di pubblicare alcune foto e un video che mostrano l’incredibile differenze tra i polmoni sani e quelli di un fumatore.
Il contrasto tra le due coppie di polmoni è talmente scioccante che il video di Amanda Eller è stato condiviso sui social da oltre 500mila persone. Nel video è piuttosto semplice distinguere i polmoni sani da quelli malati: con un semplice “esperimento”, l’infermiera mostra anche come funzionino in maniera differente.
I primi segnali degli effetti negativi del fumo sui polmoni, come tosse a affaticamento, sono spesso troppo lievi per convincere un fumatore a smettere.
Il tabacco provoca 6 milioni di morti l’anno nel mondo, ovvero determina più decessi di alcol, aids, droghe e incidenti stradali messi insieme., secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della Sanità e dal National Cancer Institute degli Stati Uniti, presenti nel rapporto “The economics of tobacco and tobacco control” pubblicato lo scorso gennaio.
In Italia, il fumo determina, tra 70mila e 83mila decessi l’anno e oltre il 25 per cento di questi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età, ed i fumatori sono circa 10,3 milioni (di cui 6,2 milioni uomini e 4,1 milioni donne).
Questi sono alcuni dei danni provocati dal fumo sul corpo umano:
1. Danneggia le vie aeree
• Le vie aeree si infiammano.
• Le piccole strutture pilifere, chiamate ciglia, che normalmente si muovono avanti e indietro per spazzare via le particelle dalle vie aeree, smettono di funzionare.
• Le vie aeree principali aumentano la produzione di muco, possibile causa di tosse cronica: si tratta della bronchite cronica, una delle manifestazioni della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Si tossisce e produce secrezioni per la maggior parte del tempo.
• I dati epidemiologici dimostrano una maggiore prevalenza dell’asma in particolare a carico delle femmine fumatrici rispetto alle non fumatrici, con una prevalenza due tre volte maggiore
per le fumatrici.
2. Peggiora la qualità della vita
Tosse: dopo un certo periodo di fumo attivo, chi fuma comincerà a presentare tosse poiché in questo modo l’organismo tenta di liberarsi dalle sostanze tossiche inalate con il fumo.
• Le vie aeree si restringono, rendendo più difficile il passaggio dell’aria verso l’interno e verso l’esterno.
• La respirazione si fa difficoltosa, spesso manca il fiato, sintomo importante della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
• I sacchi d’aria nei polmoni, chiamati alveoli, vengono gradualmente distrutti.
• L’ossigeno che inspiriamo viene trasferito dagli alveoli al flusso sanguigno; se gli alveoli sono distrutti, i polmoni perdono la capacità di fornire ossigeno al corpo. Si tratta dell’enfisema, anch’esso parte della BPCO.
• Le attività che richiedono una buona respirazione, come gli sport, la danza o il canto, risulteranno sempre più difficili.
• Se si continua a fumare, potrebbe mancare il fiato anche a riposo.
• Meno ossigeno per il cervello: meno ossigeno nel sangue comporta anche meno ossigeno a disposizione per il cervello per funzionare in modo ottimale.
Questo può causare un peggioramento della capacità di concentrarsi e vertigini.
3. È causa di morte
• Il 90 per cento dei decessi da BPCO è causato dal fumo di sigaretta.
• il 90 per cento dei decessi da cancro polmonare negli uomini e quasi l’80 per cento nelle donne è causato dal fumo, poiché le sostanze tossiche contenute nella
sigaretta possono trasformare le cellule delle vie aeree in cellule maligne.
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