Il primo ministro francese Manuel Valls ha dichiarato che lo stato di emergenza introdotto dopo gli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre 2015 verrà, con tutta probabilità, esteso.
Parlando alla Bbc, il capo di governo francese ha detto che esiste ancora il rischio di episodi come quello del 14 luglio a Nizza, quando un camion lanciato sulla folla che celebrava il Giorno della Bastiglia uccise 84 persone.
Le misure di emergenza conferiscono alla polizia poteri straordinari in materia di perquisizioni e arresti domiciliari e, secondo Valls, sono indispensabili per proteggere la democrazia francese.
Nella giornata di domenica in tutta la Francia sono state commemorate le 130 vittime degli attentati compiuti da miliziani del sedicente Stato islamico nella capitale. Il presidente Francois Hollande e il sindaco di Parigi Anne Hidalgo hanno visitato tutti e sei i luoghi degli attacchi.
Il giorno prima, sabato 12 novembre, il Bataclan, teatro di una strage costata la vita a 90 persone, ha riaperto i battenti con un concerto del cantante e musicista britannico Sting.
Nel frattempo prosegue la corsa all’Eliseo, con il socialista Hollande ormai designato come il presidente più impopolare della storia francese e le primarie di centro-destra in dirittura d’arrivo: a fine mese verrà scelto il candidato che potrebbe essere l’ex primo ministro Alain Juppe.