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    In Francia sorgerà un villaggio per malati di Alzheimer

    In Francia si stimano oltre un milione di malati di Alzheimer, in Italia sono circa 600mila. Credit: Afp

    Nelle Landes è iniziata la costruzione del centro, che aprirà entro il 2019 e ospiterà pazienti, famigliari, volontari e ricercatori medici

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 6 Giu. 2018 alle 15:38 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:56

    In Francia, nella regione sud-occidentale delle Landes, è iniziata la costruzione di un villaggio per malati di Alzheimer, il primo in Europa in cui i pazienti vivranno a stretto contatto con caregiver e ricercatori.

    La struttura ospiterà 120 persone affette dal morbo. L’inaugurazione è prevista entro il 2019.

    Il villaggio sorgerà all’interno della cittadina di Dax, vicino al confine con la Spagna, in modo da mantenere la partecipazione dei residenti alla vita sociale.

    Nel centro saranno sperimentate terapie alternative contro questa malattia per la quale non è ancora stata scoperta alcuna cura.

    Il progetto è ispirato al modello olandese di Weesp, vicino ad Amsterdam, avviato nel 2009.

    Il caso francese si distingue perché il villaggio sarà integrato con un centro di ricerca che condurrà uno studio comparativo con le istituzioni tradizionali sull’impatto di nuovi approcci terapeutici su pazienti, caregiver e operatori sanitari.

    Giovani ricercatori convivranno al fianco di 120 pazienti residenti, a loro volta accompagnati da un centinaio di caregiver e altrettanti volontari.

    Ci saranno anche cani addestrati ad aiutare le persone affette da Alzheimer a sfuggire all’isolamento psichico in cui la malattia li ha fatti sprofondare.

    L’obiettivo è misurare l’impatto di queste nuove modalità di approccio alla patologia, con una impronta meno medica, sulla qualità della vita del paziente.

    Il tutto in un ambiente senza camici bianchi, dove il paziente vivrà i rituali di una vita quasi ordinaria, al suo ritmo, nella misura delle sue capacità, e senza pressioni esterne.

    I trattamenti farmacologici saranno messi da parte.

    Gli architetti che hanno progettato il villaggio hanno integrato il doppio requisito terapeutico: mantenimento del legame sociale e flessibilità nell’accompagnamento del paziente.

    Non è stata prevista alcuna recinzione visibile, mentre si è lavorato per garantire una fluidità del traffico grazie a percorsi sicuri, in una grande area verde di 7 ettari, ben integrata nella vita sociale e culturale della città.

    Inoltre sono state appositamente evitate le architetture contemporanee per mantenere la cultura locale e la transizione graduale tra casa e villaggio.

    Ci sarà una piazza quadrata circondata da portici che ospitano tutti i servizi: birreria, saloni di bellezza e parrucchiere, auditorium, biblioteca multimediale e supermercato.

    Quattro alloggi gestiti da ‘governanti’ ospiteranno i pazienti, raggruppati per “affinità culturali”. Una dozzina di monolocali ospiteranno famiglie o ricercatori in visita.

    Il centro dovrebbe costare circa 28 milioni di euro, con un budget operativo annuale di quasi 7 milioni. Il costo per viverci dovrebbe essere di 60 euro al giorno, equivalente a quello di un centro tradizionale.

    Secondo i dati della associazione Alzheimer francese, in Francia la malattia e le relative demenze colpiscono più di un milione di pazienti, con oltre 200mila nuovi casi diagnosticati ogni anno.

    In Italia se ne stimano 600mila.

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