In Francia il Parlamento ha definitivamente adottato la legge che vieta le “terapie di conversione”, cioè le pratiche rivolte alle persone Lgbtqi per “guarire” la loro omosessualità.
In Francia l’omosessualità è stata depenalizzata quaranta anni fa, ora la nuova legge crea un nuovo reato nel codice penale punendo le pratiche di “conversione” con 2-3 anni di carcere e 30.000-45.000 euro di ammenda.
La relatrice del testo approvato in Parlamento è la deputata di En Marche Laurence Vanceunebrock. Dopo il voto ha detto: “Inviamo un segnale forte, perché condanniamo formalmente tutti coloro che immaginano, come fosse una malattia, di cambiare il sesso o l’identità”.
🗳🇫🇷 Une bonne chose de faite ! 🏳️🌈🏳️⚧️
La loi interdisant les #TherapiesDeConversion a été définitivement adoptée! Fière de mon pays. Ces pratiques barbares d'un autre temps, sont définitivement interdites dans notre pays.#RienAGuerir #LGBT pic.twitter.com/dlDz4SkCMJ
— Christine Cloarec-Le Nabour (@ChrisCloarec) January 25, 2022