Scene di panico nel quartiere di Notre-Dame, proprio nel centro di Nizza in Avenue Jean-Medecin dove, verso le 9 del mattino di giovedì 29 ottobre, si sono sentite delle urla e spari. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un attacco col coltello nel quale sarebbero rimaste uccise tre persone: una donna è stata decapitata, un uomo, il sagrestano, sgozzato. La polizia afferma che una delle vittime, una donna, sarebbe stato ucciso con decapitazione, il macabro rituale di attacchi jihadisti, come avvenuto dieci giorni fa nella banlieue di Parigi contro il professore Samuel Paty. Intanto è in corso una caccia all’uomo: si cerca un complice dell’aggressore. La polizia ha chiesto gli abitanti di prestare attenzione.
L’autore dell’attacco sarebbe un 25enne di nome Brahim, secondo quanto hanno riferito fonti giudiziarie, fermato subito dopo l’aggressione e ricoverato nell’Ospedale della città. “Non abbiamo dubbi che si tratti di un attentato: l’assalitore, quando veniva ricoverato, non faceva altro che gridare ‘Allah Akbar, Allah Akbar”: così il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ex ministro di Sarkozy, nella prima conferenza stampa dopo l’attentato a Nizza. “Dobbiamo applicare il pugno duro. Non se ne può più. ci vuole il pugno duro, va sconfitto il nemico dell’estremismo”, ha aggiunto. Estrosi ha sottolineato di aver appena varato nuovi provvedimenti in questo senso.
Il presidente francese Emmanuel Macron: “Attaccati per la nostra libertà”
“È un attacco terroristico islamista” ed “è già la terza volta che i cittadini di Nizza vengono colpiti. Veniamo attaccati per la nostra libertà, non cederemo”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, a margine della sua visita a Nizza. Il presidente ha poi aggiunto: “I cattolici hanno il sostegno di tutta la Francia. La religione deve essere esercitata liberamente, perché è un valore.
Si deve avere la possibilità di scelta del proprio culto. Il presidente francese ha rivolto un appello “all’unità e alla fermezza”. “Domani saranno prese nuove misure nel Consiglio della difesa” contro il terrorismo” ha poi annunciato Macron. I soldati nelle strade francesi per la sicurezza, infatti, passeranno dagli attuali 3 mila a 7 mila.
Cosa sappiamo dell’attentatore di Nizza
Bloccato a pochi metri dalla basilica dove ha compiuto l’attentato, l’assalitore di Nizza è il migrante 21enne tunisino Brahim Aoussaoui. Secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, l’uomo è arrivato in Europa attraverso uno sbarco a Lampedusa a fine settembre ed è entrato in Francia a inizio ottobre. Il 9 ottobre scorso Aoussaoui sarebbe stato fotosegnalato dal personale della Questura a bordo della nave quarantena Rhapsody, approdata al porto di Bari giovedì 8 ottobre proveniente da Lampedusa. L’uomo aveva ricevuto un ordine di espulsione dal territorio italiano con invito a rimpatrio. Le autorità francesi lo avrebbero riconosciuto grazie ad un foglio rilasciato dalla Croce Rossa Italiana.
Intanto, un deputato della regione, Eric Ciotti, ha chiesto al presidente francese Macron di chiudere le frontiere ai migranti che vengono dall’Italia. Brahim A., questo il suo nome, Brahim A. “è arrivato da pochissimo tempo da Lampedusa”, ha twittato il deputato Eric Ciotti affermando di aver appena chiesto ad Emmanuel Macron, in una riunione sul luogo dell’attentato, di “sospendere qualsiasi flusso migratorio e qualsiasi procedura di asilo, in particolare alla frontiera italiana”.
[Nel video: il momento della cattura dell’attentatore]
“La rabbia in Francia sta montando, da giorni si avvertiva qui a Nizza un’esasperazione palpabile”: così un testimone a Nizza dell’attacco all’arma bianca avvenuto stamane all’interno della basilica di Notre Dame, sul viale principale nel centro della città. “Mi sono rintanato dentro l’ufficio perché vedevo la gente correre. Ho sentito sette colpi d’arma da fuoco e ho avuto molta paura”, ha detto all’Agi Fabrice Viriglio, proprietario di un’agenzia assicurazione accanto alla cattedrale di Nizza.
Dopo l’attacco nella cattedrale a Nizza, il primo ministro francese Jean Castex ha lasciato l’Assemblea nazionale per convocare l’unità di crisi. Il premier era in aula all’Assemblea nazionale per riferire sulla decisione del governo di richiudere il Paese per il Covid-19. Castex ha lasciato precipitosamente dalla Camera per entrare nella cellula di crisi aperta al ministero dell’Interno; con lui il ministro dell’Interno Gerard Darmanin. L’Assemblea nazionale ha osservato un minuto di silenzio per quanto accaduto a Nizza. Emmanuel Macron andrà alla cattedrale di Notre Dame di Nizza a fine mattinata. Il presidente francese partirà subito dopo aver partecipato alla riunione della cellula di crisi attivata dopo l’attacco di oggi.
[#operationdepolice] Opération police en cours n’empruntez pas Secteur Notre Dame Centre ville Nice pic.twitter.com/ccYLlp2AmO
— Police Nationale 06 (@PoliceNat06) October 29, 2020
La Turchia “condanna fermamente l’attacco selvaggio” nella cattedrale di Nizza. Lo rende noto il ministero degli Esteri turco che esprime la sua solidarietà alla Francia. “Condanniamo fermamente l’attacco compiuto oggi all’interno della chiesa di Notre-Dame a Nizza e porgiamo le nostre condoglianze ai parenti delle vittime”, ha dichiarato il ministero degli Esteri turco in un comunicato stampa.
Uomo armato ucciso ad Avignone, guardia ferita al consolato di Gedda
Un uomo armato di un coltello è stato ucciso dalla polizia ad Avignone: è quanto riferisce radio Europe 1, precisando che l’uomo avrebbe tentato di attaccare dei poliziotti in strada, verso le 11.15. L’aggressore avrebbe gridato “Allah Akbar”. Intanto, in Arabia Saudita, si è consumato un attacco al consolato francese di Gedda, con una guardia ferita da un assalitore (qui la notizia completa).
Un arresto a Lione, minacciava passanti con coltello
Un uomo è stato arrestato a Lione, in Francia, perché minacciava i passanti con un coltello. L’uomo aveva un coltello di 30 centimetri. Lo riferiscono media locali nella città francese.
Minacciava di emulare Nizza, un arresto fuori Parigi
Un uomo è stato arrestato verso le 13 fuori da una chiesa a Sartrouville, a nord di Parigi, perché minacciava di “fare come a Nizza”. Lo riporta il quotidiano Le Parisien. L’individuo, di cui l’identità non è ancora stata resa nota, avrebbe detto a suo padre prima di lasciare la casa di voler “fare come a Nizza”, subito dopo l’attacco terroristico alla cattedrale della città nel sud del Paese. Secondo quanto riferito, il padre ha immediatamente avvertito la polizia, che si è recata rapidamente sul posto. L’uomo è stato fermato a bordo della propria auto vicino alla chiesa di Saint-Martin. Aveva con sé un coltello.
Scontro Francia-Turchia: tensione alle stelle
L’attacco avvenuto a Nizza cade a poche ore dal durissimo scontro diplomatico in atto tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello turco Recep Tayyip Erdogan. Nei giorni scorsi Erdogan ha lanciato un appello a boicottare i prodotti francesi e ha inasprito lo scontro con il collega francese che poche ore prima aveva condannato simili appelli circolati in alcuni Paesi islamici a causa delle vignette satiriche contro Maometto pubblicate in Francia. La tensione era arrivata alle stelle nella giornata di ieri, mercoledì 28 ottobre, dopo che il giornale satirico Charlie Hebdo ha pubblicato una vignetta caricaturale del presidente turco e contro cui Recep Tayyip Erdogan ha deciso di presentare querela.
L’avvocato del capo di Stato turco, Huseyin Aydin, ha infatti presentato alla procura di Ankara una querela per vilipendio e diffamazione nei confronti del direttore, del caporedattore e del caricaturista autore della vignetta. Nella querela si legge che il vilipendio di cui è fatto oggetto Erdogan “non può essere ascritto alla libertà di espressione”. Non ci sono al momento elementi che possano ricondurre l’attacco agli ultimi scontri diplomatici tra i due Paesi, e non è ancora confermato che si tratti di un atto terroristico, ma la tensione tra il mondo islamico e l’occidente è certamente molto alta.
Il 25 ottobre il capo della polizia aveva diramato una circolare per alzare il livello d’allerta dopo vari appelli a colpire la Francia da gruppi terroristi, l’ultimo qualche giorno dall’agenzia Thabat, vicina ad Al Qaeda.
L’attentato di Nizza del 2016
L’attacco di oggi in cattedrale rievoca, tristemente, l’attentato del 14 luglio 2016 avvenuto a Nizza durante i festeggiamenti della Festa nazionale francese: un tir si scagliò contro la folla che assisteva allo spettacolo dei fuochi d’artificio sulla passeggiata degli Inglesi causando 86 morti e 458 feriti. Il camion andò avanti per due chilometri prima di fermarsi e facendo zig zag per investire quante più persone possibile.
L’autore della strage fu ucciso. Si chiamava Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, aveva 31 anni. Il presidente François Hollande chiese un’estensione di tre mesi dello stato d’emergenza.
*Notizia in aggiornamento
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