Alle 9 di giovedì 29 ottobre, un uomo ha fatto irruzione all’interno della basilica di Notre-Dame di Nizza, a breve distanza dalla stazione ferroviaria, armato di un coltello e con il volto coperto da un passamontagna. L’uomo ha colpito a morte tre persone: una donna è stata decapitata, un uomo, il sagrestano, sgozzato. L’autore dell’attacco sarebbe un 25enne di nome Brahim, secondo quanto hanno riferito fonti giudiziarie.
La cattedrale di Nizza si trova sul Viale Jean Medecin, cuore pulsante della città: una strada molto larga dove ci sono negozi, uffici e centri commerciali, che collega la stazione ferroviaria con la piazza simbolo della città, Place Massena.
L’aggressore è stato bloccato dalla polizia municipale, intervenuta sul posto e chiamata dai clienti di un bar, che si trovavano ai tavolini all’esterno, davanti alla basilica. Questi hanno visto una donna uscire da Notre-Dame con una profonda ferita alla gola e che ha cercato invano di salvarsi nel bar: secondo Bfmtv sarebbe morta di lì a poco per le ferite. All’interno della chiesa sono stati trovati i cadaveri di un’altra donna e dell’uomo, che era il guardiano della cattedrale. Intanto, l’aggressore è stato neutralizzato dalla polizia e ferito gravemente. Si trova ricoverato all’ospedale della città.
Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha detto che “tutto fa pensare a un attacco terroristico”, parlando di “islamofascismo”. Estrosi, ex ministro di Sarkozy, nella prima conferenza stampa dopo l’attentato a Nizza ha aggiunto: “Dobbiamo applicare il pugno duro. Non se ne può più. ci vuole il pugno duro, va sconfitto il nemico dell’estremismo”.
Due ore dopo l’attacco di Nizza, un uomo armato di un coltello è stato ucciso dalla polizia ad Avignone: è quanto riferisce radio Europe 1, precisando che l’uomo avrebbe tentato di attaccare dei poliziotti in strada, verso le 11.15. L’aggressore avrebbe gridato “Allah Akbar”. Intanto, in Arabia Saudita, si è consumato un attacco al consolato francese di Gedda, con una guardia ferita da un assalitore.
Alle 13 un uomo è stato arrestato fuori da una chiesa a Sartrouville, a nord di Parigi, perché minacciava di “fare come a Nizza”. Lo riporta il quotidiano Le Parisien. L’individuo, di cui l’identità non è ancora stata resa nota, avrebbe detto a suo padre prima di lasciare la casa di voler “fare come a Nizza”, subito dopo l’attacco terroristico alla cattedrale della città nel sud del Paese. Secondo quanto riferito, il padre ha immediatamente avvertito la polizia, che si è recata rapidamente sul posto. L’uomo è stato fermato a bordo della propria auto vicino alla chiesa di Saint-Martin. Aveva con sé un coltello.
Nel pomeriggio un uomo è stato arrestato a Lione, in Francia, perché minacciava i passanti con un coltello. L’uomo aveva un coltello di 30 centimetri. Lo riferiscono media locali nella città francese.
In ordine di tempo, è il secondo attacco simile che avviene in Francia in poco tempo: già dieci giorni fa nella banlieue di Parigi era stato decapitato il professore Samuel Paty. La vittima era un professore di storia alle scuole medie che aveva tenuto in una classe una lezione sulla libertà d’espressione e per questo aveva mostrato agli studenti le vignette di Maometto pubblicate da Charlie Hebdo in occasione del processo contro i responsabili della strage del 7 gennaio 2015. La lezione del professore aveva suscitato le proteste dei genitori di alcuni studenti, tra cui il padre di un’alunna che aveva contestato Paty “per diffusione di immagini pornografiche”.
Dopo l’attacco nella cattedrale a Nizza, il primo ministro francese Jean Castex ha lasciato l’Assemblea nazionale per convocare l’unità di crisi. Emmanuel Macron andrà alla cattedrale di Notre Dame di Nizza a fine mattinata. Il presidente francese partirà subito dopo aver partecipato alla riunione della cellula di crisi attivata dopo l’attacco di oggi.
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