Il 22 marzo 2018 in Francia è il giorno del grande sciopero contro la riforma delle ferrovie varata dal governo e contro la politica economica del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron.
La protesta coinvolge i lavori dei trasporti, delle scuole e dei servizi sanitari e rappresenta l’inizio di un pacchetto di 36 giorni di sciopero in tredici settimane, dal 3 aprile al 28 giugno, annunciato dai sindacati.
Tra autorità e organizzazioni dei lavoratori è battaglia dei numeri: per i sindacati a Marsiglia hanno manifestato 55mila persone, mentre la polizia ha stimato 9400 persone.
Secondo la Confédération générale du travail (Cgt), al corteo dei ferrovieri per le strade di Parigi hanno partecipato 25mila persone. In strada anche migliaia di studenti.
Circa il 30 per cento dei voli sugli aeroporti di Parigi, Marsiglia, Tolosa, Bordeaux, Lione e Nantes. Solo due treni ad alta velocità su cinque sono operativi, un treno regionale su due, un intercity su quattro e tre treni internazionali su quattro.
Nel mirino dei sindacati la riforma delle ferrovie elaborata dal governo, che prevede per il settore la soppressione dello Statuto dei lavoratori e l’apertura alla concorrenza.
Ma i manifestanti protestano anche contro la decisione del governo di far passare le riforme usando i decreti piuttosto che sottoporle al voto del parlamento
“Continueremo a riformare la Francia in profondità, con la certezza che il nostro paese ha bisogno di questa trasformazione per recuperare terreno”, ha detto il presidente Macron.
La data del 22 marzo per lo sciopero è stata scelta per ricordare le proteste del 1968: il 22 marzo 196, infatti, l’occupazione dell’Università di Nanterre segnò l’inizio del cosiddetto “maggio francese”.
“Oggi dobbiamo fare di tutto per riunire le nostre forze”, h dichiarato Jean-Luc Mélenchon, leader del Partito di Sinistra.
Anche a Roma il 22 marzo 2018 è giorno di sciopero (qui tutte le informazioni utili).
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