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    Francia, il leader dei Repubblicani: “Abbiamo bisogno di allearci col Rassemblement National”. Rivolta nel partito

    A destra Eric Ciotti, a sinistra Jordan Bardella e Marine Le Pen. Credit: AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 11 Giu. 2024 alle 16:21

    Clamoroso in Francia: alle elezioni legislative anticipate che si terranno fra meno di tre settimane il Partito repubblicano potrebbe presentarsi in alleanza con il Rassemblement National. Il presidente dei Républicains Éric Ciotti ha dichiarato in diretta tv che il partito ha “bisogno” di questo accordo e ha reso noto di averne già parlato con i leader della formazione di estrema destra, Marine Le Pen e Jordan Bardella, scatenando un putiferio tra i suoi.

    “Abbiamo bisogno di un’alleanza, restando noi stessi, con il Rassemblement National”, ha affermato Ciotti oggi, martedì 11 giugno, durante l’edizione delle 13 del telegiornale dell’emittente Tf1. Il leader del partito neogollista, erede di una profonda tradizione antifascista, sostiene la necessità di una “alleanza con tutti coloro che si ritrovano in idee di destra”.

    “Il Paese si aspetta atti di destra”, ha osservato: “Non possiamo più essere impotenti”. E ancora: “La sfida è avere ancora un gruppo potente nell’Assemblea nazionale. Dobbiamo provarci, dobbiamo rimboccarci le maniche. Abbiamo valori di destra e siamo impotenti di fronte allo spettacolo del declino”.

    “Da un lato – ha aggiunto Ciotti – c’è France Insoumise (movimento della sinistra radicale, ndr) con idee che rasentano l’antisemitismo, dall’altro il blocco macronista ha portato il Paese dove è oggi. Poi c’è un blocco di destra. Oggi i Repubblicani sono troppo deboli. Abbiamo bisogno di un’alleanza rimanendo noi stessi” per “dare un’alternativa al Paese”.

    Le dichiarazioni del presidente dei Républicains arrivano a due giorni dalle elezioni europee che hanno visto trionfare il Rassemblement National: un verdetto così netto da spingere il presidente della Repubblica Emmanuel Macron a sciogliere l’Assemblea nazionale e fissare il voto anticipato per il prossimo 30 giugno.

    Alle europee il Partito repubblicano ha raccolto appena il 7,3% dei voti, a fronte del 31,4% dei lepenisti, guidati oggi dal 28enne Jordan Bardella. Era stata Marine Le Pen, ieri, a prefigurare un possibile accordo con il partito moderato di centrodestra in vista delle nuove elezioni alle porte.

    La prospettiva di un’intesa con gli eredi del Front National, tuttavia, agita fortemente i Républicains. Florence Portelli, vicepresidente del partito, chiede le dimissioni di Ciotti: “E se non avrà la decenza, che non sembra essere la sua virtù principale, di andarsene, lo faremo andare via noi”, attacca, intervistata da Franceinfo.

    Anche la presidente dell’Assemblea nazionale, la repubblicana Yaël Braun-Pivet, interviene contro il presidente del suo partito: “Oggi – scrive su X – Jacques Chirac è morto una seconda volta”. “A tutti coloro che rifiutano il compromesso e il disonore rivolgo un appello: uniamoci per la Repubblica e i suoi valori”, aggiunge. E anche lei chiede le dimissioni di Ciotti.

    Due influenti senatori repubblicani, la vicepresidente Sophie Primas e il relatore generale sul bilancio Jean-François Husson, hanno annunciato che lasceranno il partito.

    Da parte sua, tuttavia, Ciotti ha già fatto sapere che non intende retrocedere. “Sono presidente e resterò presidente dei Républicains”, ha dichiarato, malgrado il moltiplicarsi degli appelli alle dimissioni. “Il mio mandato – ha aggiunto – l’ho ottenuto dai militanti e solo i militanti potranno revocarmelo”.

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