Francia, prete ucciso con un crocifisso in gola: era accusato di abusi
Un prete accusato di abusi sessuali nei confronti di minori è stato ucciso in Francia soffocato da un crocifisso in gola.
L’orrendo crimine è avvenuto lo scorso lunedì 4 novembre nella cittadina di Froissy, in Picardia, a nord di Parigi.
Secondo quanto ricostruito dal quotidiano Le Parisien, il delitto potrebbe essere legato alle molestie di cui era accusato il sacerdote.
Per l’omicidio è stato fermato un sospetto, un giovane di 19 anni, che non è stato ancora interrogato perché in stato di “alterazione e delirio”.
La vittima era stata sospesa dal suo ruolo di parroco dal 2009 dai suoi superiori dopo l’accusa di molestie nei confronti di alcuni chierichetti. Il prete, inoltre, era stato anche denunciato per abusi sessuali su due ragazzini di 10 e 14 anni, ma i fatti risultarono prescritti.
Il ragazzo in stato di fermo, ricoverato in ospedale per disturbi psichiatrici, non risulta essere tra le vittime del sacerdote, ma, secondo quanto trapela, il prete era molto vicino alla famiglia dell’omicida.
Nel frattempo, nella serata di ieri, mercoledì 6 novembre, decine di fedeli si sono riuniti nella chiesa di Notre-Dame-de-l’Assomption per una veglia di preghiera nei confronti della vittima.
Nessuno di loro, infatti, sospettava che il reverendo fosse stato sospeso per molestie e violenze sessuali, come certificato dal vescovo mons. Jacques Benoit-Gonnin.