Alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti della donna, il primo ministro Élisabeth Borne ha annunciato che i prodotti riutilizzabili per il ciclo mestruali saranno rimborsati al 100% a partire dal 2024 per tutte le donne di età inferiore ai 25 anni, per combattere la cosiddetta “period poverty”, lo stato di povertà che impedisce ad alcune ragazze – ad esempio – di andare a scuola con le mestruazioni perché non possono permettersi gli assorbenti o altri prodotti indispensabili.
Per essere rimborsate, protezioni come la coppetta e la biancheria intima mestruale dovranno essere acquistate in farmacia, cosa che sarà possibile effettuare “senza ricetta”, ha precisato ancora Borne: “È impensabile che le donne non possano avere le tutele di cui hanno bisogno”.
Il fenomeno della “precarietà mestruale” colpisce più di 2 milioni di donne ogni anno in Francia. Nel dicembre 2020 Emmanuel Macron è stato il primo presidente della Repubblica a utilizzare questo termine, sbloccando un fondo da 5 milioni di euro durante il suo primo mandato quinquennale per combatterla.
Da allora sono stati installati 1.500 distributori di protezioni igieniche gratuite nei campus delle Università. In Francia inoltre da quest’anno i preservativi sono gratuiti per i giovani sotto i 26 anni, così come i contraccettivi d’emergenza per tutte le donne, senza prescrizione medica.