Due persone sono morte e un’altra è rimasta gravemente ferite in un attacco con coltello a Trappes, cittadina nella regione dell’Ile-de-France, a 30 chilometri da Parigi. L’azione è stata rivendicata dall’Isis tramite l’organo di propaganda Amaq ma fin da subito la polizia era stata cauta e aveva privilegiato la pista familiare.
Secondo il quotidiano Le Parisien, l’aggressore è stato successivamente “neutralizzato” dalle forze dell’ordine.
L’uomo ha aggredito la madre e la sorella le ha uccise. L’identità dell’aggressore non è ancora stata rivelata: per il momento si sa solo che ha 35 anni.
Secondo le informazioni raccolte da Europe 1, alcuni testimoni avrebbero visto l’uomo entrare in un palazzo di rue Camille Claudel vers le ore 10 della mattinata per poi uscire, 20 minuti più tardi, armato di alcuni coltelli. Avrebbe poi minacciato alcuni poliziotti, che hanno aperto il fuoco e l’hanno ferito gravemente.
⚠️[ALERTE] Opération de police en cours, rue Camille Claudel à #Trappes, merci de bien vouloir éviter le secteur et de respecter le périmètre de sécurité. pic.twitter.com/6z7Q8u9mrZ
— Police Nationale 78 (@PoliceNat78) August 23, 2018
Secondo BFM TV, l’aggressore aveva urlato “Allah Akbar” ma la notizia non è stata confermata da fonti di polizia, per la quale non ci si sono ancora elementi sufficienti per parlare di terrorismo.
Le fonti polizia parlano i di due morti, compreso l’aggressore, e di una persona ferita in modo grave.
[# Trappes] Opération de police achevée
Le RAID n'a pas été engagé. Individu neutralisé et décédé.
Bilan humain s'agissant des victimes : 2 personnes décédées, 1 blessé grave. @Prefet78 remercie les fonctionnaires de @PoliceNat78 pour leur sang-froid et leur professionnalisme— Préfet des Yvelines (@Prefet78) August 23, 2018
Gli inquirenti seguono anche la pista di una lite familiare.
L’uomo, la cui identità non è ancora stata rivelata, è nato nel 1982 ed era stato condannato anni fa per apologia del terrorismo.
Il ministro dell’Interno Gérard Collomb si è complimentato con le forze dell’ordine intervenute. Ha poi affermato che si tratterebbe di un uomo con problemi mentali e non di un terrorista legato all’Isis.
“Oggi abbiamo a che fare con qualcuno con seri problemi psichiatrici più che con qualcuno che è impegnato e che potrebbe rispondere agli ordini e alle istruzioni di Daesh”, ha detto il responsabile del dicastero.
Notizia in aggiornamento
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