Nella notte tra il 17 e il 18 novembre, le forze aeree francesi hanno bombardato per il terzo giorno consecutivo l’Isis in Siria.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, da domenica 15 novembre sarebbero stati uccisi 33 miliziani del sedicente Stato islamico, in seguito agli attacchi aerei francesi con il supporto delle forze aeree russe.
Il direttore dell’Osservatorio Rami Abdel Rahmane ha dichiarato che gli obiettivi colpiti sarebbero stati depositi d’armi e caserme controllate dall’Isis. I feriti sarebbero circa una dozzina.
Nella sola giornata di domenica, la Francia aveva sganciato almeno venti bombe sulla capitale de facto del sedicente Stato islamico Raqqa, mirando a un centro di comando, uno di addestramento, una struttura di reclutamento di jihadisti e un deposito di munizioni.
Dopo gli attacchi in Siria, l’Isis aveva dichiarato tramite i propri canali che nessun miliziano era rimasto vittima dei raid francesi.
Martedì 17 novembre il ministro della Difesa francese aveva annunciato che le forze dispiegate in Siria avevano compiuto altri 16 attacchi contro due avamposti dell’Isis.