Quaranta persone sono state uccise da una frana avvenuta nella Repubblica Democratica del Congo a seguito delle forti piogge che hanno colpito il paese negli ultimi giorni.
A riferirlo è stato Pacifique Keta, vice governatore della provincia orientale di Ituri, al confine con Uganda e Sudan meridionale. Il disastro, avvenuto mercoledì 16 agosto, ha colpito in particolare il villaggio di Tora, un insediamento di pescatori sul lago Albert.
“Ieri abbiamo seppellito 28 corpi e oggi ne seppelliremo altri 12”, ha detto Keta. Le autorità hanno già attivato i soccorsi in tutta la zona, ma il bilancio delle vittime non è ancora definitivo.
Negli ultimi anni, le attività sismiche e vulcaniche sono state responsabili di una serie di frane nella regione.
Nel maggio 2010, una colata di fango ha colpito il villaggio orientale di Kibiriga uccidendo 19 persone e causando 27 dispersi, i cui corpi non sono mai stati recuperati.
Nel febbraio 2002, circa 50 persone sono rimaste uccise a seguito di un’alluvione che colpì la città orientale di Uvira, distruggendo oltre 150 edifici.
La provincia, ricca di depositi in oro, è stata poi teatro di diversi episodi di violenza durante la seconda guerra del Congo, tra il 1998 e il 2003.
Il paese è attualmente al centro di una crisi umanitaria, secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, almeno 7 milioni di persone soffrono la fame in Repubblica Democratica del Congo.
L’incidente è accaduto dopo che lunedì 14 agosto oltre 400 persone sono rimaste uccise in una frana avvenuta in Sierra Leone.
https://www.tpi.it/esteri/sierra-leone/richiesta-aiuti-internazionali/#