Una tempesta di sabbia e polvere sta soffocando una larga parte del nord della Cina, inclusa la capitale Pechino.
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La qualità dell’aria si è innalzata oltre il limite raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Le autorità locali stanno allertando i residenti, invitandoli a evitare le attività all’aperto e raccomandando a bambini e persone anziane di rimanere all’interno degli edifici.
Le autorità hanno consigliato di proteggere occhi e vie respiratorie con maschere o sciarpe, e di essere molto prudenti alla guida per la ridotta visibilità.
La polvere soffia dalla vicina Mongolia. L’agenzia per l’ambiente di Pechino ha fatto sapere che alle 11 ora locale, il PM2.5 – che misura l’inquinamento – segnava un valore di 500 microgrammi per metro cubo. Secondo l’Oms il livello massimo consentito dovrebbe essere 25 microgrammi per metro cubo.
Le autorità prevedono che Pechino sarà colpita da questo fenomeno fino alla mattinata del 5 maggio e la visibilità sarà notevolmente bassa.
Decine di voli sono stati ritardati o cancellati. I media cinesi hanno riportato che la tempesta di polvere ha iniziato a muoversi verso Pechino nel tardo pomeriggio di mercoledì 3 maggio e ha avvolto la città nella notte.
La tempesta ha colpito anche altre zone della Cina, dalla provincia all’estremo ovest del paese di Xinjiang alla zona est di Heilongjiang.
“La tempesta di sabbia sta colpendo Pechino, mi sento sempre più vicino a un tumore al polmone”, scrive un commentatore di un blog cinese. Molti cittadini si sono lamentati della condizione in cui si trova la loro città, parlando anche della situazione critica dello smog nella capitale.
“Sono abituato allo smog, ora è il momento di provare qualcosa di nuovo”, ironizza un altro cittadino sul web.
La Cina affronta da anni un forte inquinamento dell’aria, soprattutto durante l’inverno. Tuttavia, sempre maggiore è anche il problema delle tempeste di polvere, causato dall’estensione delle città verso i vicini deserti.
Le autorità hanno provato a contrastare il problema tentando di piantare più alberi, oltre all’applicazione di misure riguardanti l’inquinamento e la riforma delle industrie di carbone.
Pechino ha emanato la sua prima allerta rossa, il più alto livello di allerta per l’inquinamento, nel 2015.
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