Le nazionali di calcio di Stati Uniti e Messico si sono
incontrate nella sera di venerdì 11 novembre allo stadio Mapfre di Columbus,
Ohio, per una partita di qualificazione per i prossimi mondiali che si è
conclusa col punteggio di 2-1 in favore della squadra messicana.
Quello che però ha attirato l’attenzione dei commentatori
non è stato tanto il risultato calcistico, quando un gesto che ha visto
coinvolti tutti i calciatori delle due squadre prima ancora del fischio
d’inizio.
I due schieramenti avevano infatti scattato le rispettive foto
di gruppo separatamente, come da convenzione, ma inaspettatamente i due gruppi
di giocatori si sono poi uniti e mischiati per una foto unica, che molti hanno
interpretato come un ‘muro’ di unità in contrasto a quello promesso tra i due
paesi dal neo-eletto presidente Trump.
Com’è noto, infatti, durante la sua campagna elettorale il
magnate statunitense si è impegnato a costruire un muro lungo il confine tra i
due paesi con lo scopo di frenare l’immigrazione dal Messico verso gli Stati
Uniti, arrivando anche a definire i messicani come “stupratori” e
“assassini”.
Secondo quanto riportato da Sports Illustrated e altri organi di stampa, Oribe Peralta, attaccante
del Messico, ha poi evidenziato il sottotesto politico del gesto, twittando
dopo la partita insieme alla foto di gruppo: “No hay muro que nos detenga“, traducibile come: “Non c’è
muro che ci può fermare”. Il tweet non è al momento visibile sull’account
del giocatore.