Lo scrittore Khale Hosseini, autore del celebre romanzo Il cacciatore di aquiloni e ambasciatore dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), ha realizzato Sea Prayer. È un corto animato in realtà virtuale realizzato a due anni dalla morte di Alan Kurdi, soprannominato Aylan, il bambino curdo-siriano di tre anni il cui corpo venne restituito dal mare sulle spiagge di Bodrum, in Turchia.
Il video è stato pubblicato sul sito del quotidiano britannico The Guardian. Racconta la storia di un padre che, la notte prima di un viaggio potenzialmente fatale, racconta a suo figlio della vita in Siria prima della guerra, lo rassicura e parla del loro futuro.
Attraverso i cursori in alto a sinistra lo spettatore può spostarsi a 360 gradi all’interno della scena, che viene disegnata mentre l’uomo procede nel suo racconto.
Dalla morte di Aylan, avvenuta il 2 settembre 2015, sono almeno 8.500 le persone morte o scomparse nel Mediterraneo. In media, sono quasi 12 persone al giorno.
La cifra, fornita dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), raggruppa i 4.337 migranti che si ritiene abbiano perso la vita tra il 2016 e il 2017 e gli altri 4.185 che sono scomparsi nell’anno precedente.