Mehmet Aksoy, un filmmaker britannico di 32 anni, è morto nel corso di uno scontro a fuoco tra forze curde e militanti del sedicente Stato Islamico in Siria.
L’uomo, trasferitosi a Londra con la famiglia 22 anni fa, lavorava come addetto stampa per la milizia curda Unità di Protezione Popolare (YPG). Si tratterebbe del quinto volontario britannico dell’YPG ucciso dall’inizio della campagna militare contro l’Isis.
Martedì mattina la base in cui si trovava Aksoy è stata colpita da un attacco a sorpresa. In base a quanto stabilito da testimoni, un piccolo gruppo di jihadisti a bordo di pickup avrebbe prima aperto il fuoco contro cinque guardie all’ingresso, poi contro il filmmaker britannico e una giornalista curda che si trovava al suo fianco. Tutti gli aggressori sono stati uccisi dai miliziani YPG.
Mehmet Aksoy si trovava in Siria dal 22 luglio scorso. Negli ultimi tre mesi aveva realizzato diverse riprese della battaglia per la liberazione di Raqqa, pubblicando il materiale raccolto sui canali social.
Mark Campbell, amico personale di Aksoy e membro della Kurdish Solidarity Campaign, ha detto ai giornalisti del The Guardian: “Mehmet era un’anima buona. Tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo gli volevano bene. Era impegnatissimo nel raccontare la storia della battaglia per la giustizia e la libertà del popolo curdo in Turchia e in Siria. Tante persone sono state ispirate dal suo modello”.