Il figlio di Joe Biden indagato per questioni fiscali
Hunter Biden, quando suo padre Joe era il vice di Barack Obama, era già stato coinvolto in una serie di scandali per affari realizzati in Ucraina e in Cina. Ma, ad oggi che suo padre è diventato il presidente degli Stati Uniti d’America, Hunter è sotto indagine per presunte irregolarità o reati di natura fiscale. Ad annunciarlo è stato proprio il figlio di Biden: “Ho appreso oggi per la prima volta che la procura federale del Delaware ha notificato ai miei legali, ieri, di avere in corso un’inchiesta sulla mia posizione fiscale”, si legge in una nota diffusa dal team di transizione del presidente eletto. L’accusa riguarderebbe tasse non pagate da Hunter e la moglie.
Come riporta il team Biden-Harris: “Il presidente eletto Joe Biden è profondamente orgoglioso di suo figlio, che ha combattuto sfide difficili, compresi i violenti attacchi personali degli ultimi mesi, solo per emergere più forte”.
L’annuncio dell’inchiesta arriva a cinque giorni da una data importante: di fatto il 14 dicembre Joe Biden sarà dichiarato formalmente presidente degli Stati Uniti da parte del Collegio elettorale e al quel punto il risultato delle elezioni diventerà a tutti gli effetti irreversibili, così Donald Trump non avrà più alcuna opportunità di invalidare il voto e ritardarne la ratifica. Eppure l’inchiesta agli occhi di molti appare come una bomba ad orologeria poiché Trump più volte aveva accusato i Biden di essere “un’impresa criminale”, portando a galla gli affari di Hunter in Ucraina e in Cina.
Come spiega l’Nbc, Hunter Biden e l’ex moglie hanno un contenzioso con l’Irs (fisco americano) per circa 112.805 dollari di tasse non pagate.
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