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    Russia, padre violenta le 3 figlie per anni, le ragazze si vendicano e lo uccidono a coltellate

    Mikhail Khachaturyan, 57 anni, ucciso dalle tre figlie

    Mikhail Khachaturyan, 57 anni, avevo reso un incubo la vita delle figlie con continue sevizie e abusi

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 31 Lug. 2018 alle 10:30 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:51

    Un padre che avrebbe abusato di loro per anni, picchiandole e molestandole sessualmente, e una vendetta atroce.

    A Mosca, in Russia, tre sorelle sono state arrestate per aver ucciso a coltellate il padre. Kristina, 19 anni, Angelina, 18, e Maria, 17, hanno deciso di far pagare all’uomo tutte le sevizie che aveva loro inflitto fin da quando erano bambine.

    Il corpo insanguinato di Mikhail Khachaturyan, 57 anni, è stato trovato con dozzine di coltellate vicino all’ascensore nel caseggiato della famiglia. Kristina ha detto alla polizia: “Lo odiavamo e volevamo solo farlo sparire, volevamo che se ne andasse e non tornasse più.”

    L’uomo infliggeva alle figlie, secondo il loro racconto, continui abusi, umiliandole in vari modi tra cui quello di fargli mangiare peli di cane dal pavimento.

    Alcuni conoscenti della famiglia hanno detto ai giornali russi anche che il padre avrebbe installato una telecamera per riprendere le figlie mentre si spogliavano.

    Una delle tre figlie, in passato, aveva anche tentato il suicidio. Se condannate, le sorelle rischiano tra i 10 e i 15 anni di carcere.

    Secondo il loro racconto, il giorno dell’omicidio il padre le aveva minacciate con un coltello nel loro appartamento. A quel punto una di loro è riuscita ad afferrare il coltello e l’ha colpito. Le altre si sono unite e hanno inflitto all’uomo altre coltellate. Il 57enne ha cercato di fuggire dall’appartamento ma è morto dissanguato vicino all’ascensore.

    Amici e vicini hanno affermato che l’uomo era tirannico e sua moglie era fuggita a causa dei suoi abusi. Un amico di famiglia ha detto di sapere che almeno una ragazza era stata “violentata sessualmente”.

    “Il padre era legato al mondo criminale – ha affermato questo testimone – era una specie di capo mafioso”.

    Un altro conoscente della famiglia ha detto al canale russo online 112: “Al posto delle ragazze, tutti ci saremmo comportati in quel modo. La loro vita si era trasformata un lungo incubo, pieno di traumi costanti, fisici e mentali. Le ragazze erano tutte coperte di lividi e graffi, ma Mikhail non era uno sciocco, le colpiva in modo tale che i lividi restassero nascosti sotto i vestiti”.

    L’agenzia di informazione TASS ha riportato le dichiarazioni della portavoce della polizia Yulia Ivanova: “Durante l’interrogatorio, tutte le ragazze hanno confessato la loro colpevolezza e hanno spiegato che avevano rapporti ostili con il padre a causa delle sofferenze morali che aveva inflitto loro per anni”.

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