Il bilancio delle vittime del violento ciclone Winston che si è abbattuto sulle isole Figi durante il fine settimana del 20 e 21 febbraio 2016, è salito a 18.
Le autorità del paese hanno iniziato le operazioni di recupero e di distribuzione degli aiuti alle isole colpite più duramente.
Molte località sono ancora isolate e non si riesce a comunicare con le persone rimaste bloccate.
Almeno 6mila abitanti delle varie isole sono stati costretti a lasciare le loro case distrutte.
Il ciclone, il più forte nella storia del paese, ha raggiunto una velocità di 285 chilometri orari provocando onde alte fino a 12 metri.
L’arcipelago delle Figi, che si trova nell’Oceano Pacifico, conta oltre 100 isole abitate.
Mappa delle isole Figi. Credit: BBC
Le operazioni di recupero si stanno rivelando estremamente difficili dal momento che molti porti e piste di atterraggio sono stati distrutti.
Una nave con medicine, cibo e acqua sta raggiungendo l’isola di Koro, che ha subito i danni peggiori.
Le autorità hanno indetto uno stato di emergenza per calamità naturale che resterà in vigore per 30 giorni, dando alla polizia poteri speciali per fronteggiare la catastrofe.
Il ministro del turismo Faiyaz Siddiq Koya ha fatto sapere che tra le vittime non vi è nessun visitatore straniero.
In wake of #TCWinston our main concern is for children and pregnant & breastfeeding women https://t.co/M57DfiPlTJ pic.twitter.com/CsuIIrLaUr
— UNICEF (@UNICEF) 22 Febbraio 2016