La Food and Drugs Administration (Fda)
Il medicinale Aducanumab, prodotto dalla Biogen, prende di mira la causa scatenante dell’Alzheimer, e non i suoi sintomi come numerosi altri rimedi, rallentandone la progressione: il farmaco consiste in una terapia con anticorpi monoclonali che può essere iniettata per via endovenosa in pazienti con malattia di Alzheimer moderata.
Aducanumab si lega a molecole presenti nelle placche amiloidi, riducendo così la corsa della patologia e consentendo alle persone di continuare a svolgere attività quotidiane come pulire casa e fare la spesa: il suo successo infatti è stato misurato non dal miglioramento cognitivo ma dal rallentamento del tasso di declino cognitivo.
Tuttavia, dopo l’immissione in commercio, il farmaco – la cui reale efficacia è da anni al centro delle discussioni dei maggiori esperti – dovrà essere sottoposto ad altre verifiche da parte dell’azienda produttrice, perché i risultati della prima fase di sperimentazione sono stati giudicati incompleti. Per l’Fda Biogen dovrà condurre uno studio di follow-up sui pazienti per confermare i benefici.
Ma ad oggi l’agenzia del farmaco ha spiegato di aver dato la sua approvazione valutando che si è di fronte a una malattia per la quale non esistono cure sufficienti e “i benefici per i pazienti con Alzheimer trattati con l’Aduhelm superano i rischi della terapia”.