Facebook può essere uno strumento per esprimere ogni genere
di pensieri: c’è chi lo usa per raccontare al mondo di una serata con gli
amici, chi per informare i suoi contatti del percorso fatto durante l’ora di
jogging, ma c’è anche chi lo vede come un canale per esprimere le sue
preoccupazioni più serie e profonde.
Proprio per questo motivo, l’azienda capitanata da Mark
Zuckerberg ha introdotto uno “strumento di prevenzione del suicidio”, pensato
per aiutare chi si trova in una situazione di difficoltà e potrebbe rischiare
di togliersi la vita.
La “Segnalazione di
contenuti che fanno riferimento ad atti suicidi” era già attiva dal 2015 negli
Stati Uniti, ma martedì 14 giugno una nota della compagnia ha fatto sapere che
ora l’opzione è disponibile in tutto il mondo, Italia compresa.
Lo strumento funziona
in questo modo: da una pagina delle impostazioni di Facebook si può segnalare direttamente
al sito che qualcuno tra i propri contatti ha espresso delle tendenze suicide,
in modo esplicito o implicito, e segnalare i post considerati rivelatori di
questa condizione.
Una volta ricevuta la segnalazione da parte di un amico
della persona in difficoltà, quest’ultimo riceve un messaggio privato da
Facebook in cui si comunica che “Qualcuno che ha visto il tuo post pensa che tu
stia attraversando un momento difficile. Se hai bisogno di supporto, vorremmo
aiutarti”.
A quel punto viene data la possibilità all’utente, se lo
desidera, di mettersi in contatto con un amico, o con un servizio di assistenza,
oppure si può aprire una serie di suggerimenti per cercare di non abbandonarsi
allo sconforto.
Lo strumento è stato sviluppato in collaborazione con
organizzazioni del settore come Forefront, Lifeline e Save.org.