Facebook ha annunciato il 13 aprile di aver inasprito i controlli su 30mila account considerati fake in Francia. Si tratta di uno dei provvedimenti che il social network sta prendendo per dimostrare il suo impegno nel contrasto alle informazioni false sulle sue bacheche.
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L’azienda di Mark Zuckerberg ha ricevuto pressioni in questo senso anche da diversi governi europei che hanno minacciato l’introduzione di nuove leggi per evitare che Facebook diventi luogo di diffusione di messaggi estremisti o illegali.
Anche Twitter, Google e You Tube sono oggetto della stessa attenzione per l’influenza che sono in grado di esercitare durante le elezioni, come nel caso di quelle tedesche o francesi.“Abbiamo migliorato il sistema di riconoscimento di account non autentici identificando gli schemi di attività”, ha scritto in un post ufficiale Shabnam Shaik, manager del Facebook security team. Sotto la lente della società di Palo Alto soprattutto i profili con contenuti postati più volte e in maniera automatica.
In Germania, Facebook ha acquistato intere pagine di giornali per diffondere informazioni su come difendersi dalle bufale. Il parlamento di Berlino ha approvato nel mese di aprile una legge che punisce con multe fino a 50mila euro i social network che non eliminano i contenuti diffamatori o offensivi postati dai loro utenti.
Zuckerberg ha deciso di affidarsi anche a verificatori esterni per evitare che la diffusione di notizie false possa agevolare i guadagni di chi sfrutta i click degli utenti meno avveduti.
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