Gli ex presidenti degli Stati Uniti George H.W. e George W. Bush hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che condanna il “bigottismo razziale, l’antisemitismo e l’odio”, mentre Donald Trump affronta le critiche per aver difeso i partecipanti alla marcia di estrema destra a Charlottesville, in Virginia.
Pur non menzionando direttamente Trump, l’intervento dei due ex presidenti arriva dopo le dichiarazioni dell’attuale presidente statunitense secondo cui le violenze a Charlottesville sono state causate anche da manifestanti di sinistra.
“Gli Stati Uniti devono sempre respingere il fanatismo razziale, l’antisemitismo e l’odio in tutte le sue forme”, hanno dichiarato pubblicamente i due ex presidenti, citando anche uno dei padri fondatori della nazione, ossia il terzo presidente Thomas Jefferson, che visse vicino Charlottesville.
“Quando preghiamo per i fatti accaduti a Charlottesville, dobbiamo ricordarci le verità fondamentali riportate da uno dei suoi cittadini più importanti nella Dichiarazione di Indipendenza: siamo tutti nati uguali e dotati dal nostro creatore di diritti inalienabili. Conosciamo queste verità per essere eterne perché abbiamo visto la decenza e la grandezza del nostro paese”.
I sostenitori si trovano ad affrontare una forte pressione per denunciare Trump, il quale, in una complessa conferenza stampa di martedì 15 agosto, aveva tracciato un’equivalenza morale tra suprematisti bianchi e gruppi di estrema sinistra.
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Dopo i fatti accaduti a Charlottesvile l’11 agosto, il presidente Donald Trump ha sostenuto che la morte dell’attivista statunitense antirazzista e le violenze avvenute in città tra gruppi neonazisti e i manifestanti di sinistra sono stati causati da entrambe le parti.
“C’era un gruppo da una parte e un gruppo dall’altra”, aveva detto Trump in conferenza stampa. “Da una parte c’era un gruppo che era molto aggressivo e dall’altra c’era un gruppo che era molto violento”.