Eurodeputata denuncia violenza razzista della polizia belga | VIDEO
“Sono stata vittima di violenze da parte della polizia belga. Considero questo come un atto discriminatorio a tendenza razzista”. Lo denuncia al Parlamento europeo Pierrette Herzberger-Fofana, eurodeputata tedesca eletta con i Verdi.
“Ieri, uscendo dalla stazione nord – ha detto Herzberger-Fofana – ho visto nove poliziotti molestando due giovani neri. Avevo il mio telefono in mano. Ho fatto una foto della scena con il mio telefono, cosa che è legale”, ha spiegato l’eurodeputata. “I poliziotti mi hanno strappato il telefono dalle mani, quattro dei nove poliziotti mi hanno spinto brutalmente contro il muro, mi hanno violentemente preso la borsa, mi hanno placato al muro, con le gambe allargate, e volevano perquisirmi. Mi hanno trattato in modo umiliante”, ha denunciato Herzberger-Fofana.
“Quando ho detto ai poliziotti che ero deputata al Parlamento europeo non mi hanno creduto anche se avevano in mano i miei due passaporti, il lasciapassare del Parlamento e il passaporto tedesco. Mi ha chiesto la carta di residenza del Belgio, ho preso il badge (del Parlamento), l’avevo addosso”. Herzberger-Fofana ha spiegato di aver “presentato denuncia oggi” perché non si possono lasciar passare queste violenze poliziesche. Ma questa esperienza è per me traumatizzante”.
L’eurodeputata ha detto di non aver “avuto il coraggio di uscire fino alle sei del mattino”. Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha ringraziato Herzberger-Fofana “per la sua segnalazione. Le siamo vicini in questo momento. La invito a venire nel mio ufficio per raccontarmi nei dettagli quello che è avvenuto e poter chiedere un chiarimento alle autorità belghe. Credo che dovranno delle spiegazioni”, ha concluso Sassoli. a polizia di Bruxelles ha detto che l’eurodeputata è intervenuto nell’azione degli agenti ed è diventata “parte dell’incidente” quando ha iniziato a filmare la scena.
La portavoce della polizia Amal Ihkan ha dichiarato che Herzberger-Fofana ha rifiutato di mostrare i suoi documenti di identità. Dopo un successivo controllo, le è stato permesso di andarsene e Ihkan ha riferito che le immagini non mostravano violenza o aggressività della polizia contro di lei. La polizia ha avviato un’indagine interna.