Il gruppo terrorista basco Eta annuncerà a breve il suo scioglimento definitivo. L’annuncio potrebbe arrivare già nelle prossime settimane, al massimo per la fine di giugno.
Lo ha dichiarato Agus Hernán, portavoce del Gruppo internazionale di contatto, l’organizzazione che sovrintende il processo di disarmo, in un articolo del giornale spagnolo El País.
Il gruppo stava cercando di ottenere il riconoscimento internazionale della decisione relativa al suo scioglimento.
L’Eta ha deposto le armi ad ottobre 2011 dopo 40 anni di lotta armata e ha annunciato la resa definitiva alla presenza del segretario generale delle Nazioni unite Kofi Annan, dell’ex presidente del movimento indipendentista irlandese Sinn Féin Gerry Adams e di Bertie Ahern, presidente dell’Irlanda.
Il gruppo aveva annunciato a marzo 2017 l’avvio del piano di disarmo e lo smantellamento del suo arsenale.
Eta è l’acronimo tradotto di “Patria basca e libertà”. Fu fondato nel 1959 come organizzazione culturale, ma divenne uno dei gruppi terroristi più violenti e longevi d’Europa.
Dal 1968 al 2010 il gruppo ha causato più di 820 vittime, la metà dei quali civili. Inoltre ha portato avanti azioni di strada (kale borroka) consistenti in atti di vandalismo e proteste.
Nel 1973 Eta ha ucciso con un’auto bomba il Primo ministro spagnolo Luis Carrero Blanco, designato come successore del dittatore Francisco Franco. Fu l’attentato più importante condotto da Eta.
Il gruppo perse negli anni l’appoggio della popolazione civile, soprattutto dopo la bomba del 1987 al supermercato Hipercor di Barcellona che causò la morte di 21 persone.
Nel 1997 Eta rapì e uccise il giovane politico Miguel Angel Blanco, causando rabbia e disprezzo in tutta la Spagna. Nei Paesi baschi nacque un movimento anti-Eta noto come “Spirito di Ermua”, dal nome del luogo di nascita di Blanco.
Nel 2006, il membro di Eta Francisco García Gaztelu e la sua ragazza Irantzu Gallastesono sono stati condannati a 50 anni di carcere per l’omicidio di Miguel Angel Blanco.
I membri di Eta non otterranno l’amnistia al termine dello scioglimento del gruppo. In 230 sono già in carcere in Spagna e altri 57 in Francia.
“È necessario che i prigionieri appartenenti a Eta si pentano dei danni che hanno causato così che le prossime generazioni possono vedere che il terrorismo non è accettato”, afferma la segretaria generale del Partito popolare basco, Amaia Fernández.
Nel 2007 i nazionalisti baschi hanno annunciato un piano per l’indipendenza, ma il governo di Madrid lo ha dichiarato incostituzionale. Il separatismo basco resta forte nella regione. EH Bildu, l’alleanza di gruppi di sinistra e nazionalisti, è il secondo partito nel Parlamento basco dopo quello nazionalista.
La regione basca, insieme alla Catalogna e a Madrid, è una delle più ricche del paese, con un Prodotto interno lordo pari quasi al doppio di quello dell’Andalusia, la regione del sud della Spagna.
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