Tra la sera di venerdì 30 giugno e quella di sabato primo luglio, due esponenti dell’AKP, il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, sono stati uccisi da militanti curdi nel sudest della Turchia.
Venerdì 30 giugno Orhan Mercan, tra i principali dirigenti del partito nel distretto di Lice, nella provincia di Diyarbakir, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco di fronte alla propria abitazione. Trasportato in ospedale, è mortoper via delle ferite riportate, secondo quanto riferito dal governatore provinciale.
Il primo luglio alcuni uomini hanno prelevato dalla propria abitazione uno dei massimi dirigenti dell’AKP del distretto di Ozalp, nella provincia di Van, per ucciderlo nelle vicinanze.
Secondo quanto reso noto in un tweet dal ministro dell’Energia turco Berat Albayrak, il PKK (Partito del Lavoratori del Kurdistan) sarebbe il responsabile di entrambi gli omicidi. Al momento non sono note rivendicazioni da parte di tale partito.
Il PKK è in guerra con la Turchia dal 1984 e in questo conflitto sono morte fino a oggi circa 40mila persone.