Una grossa esplosione ha colpito le sedi della polizia al centro del Cairo, in Egitto, uccidendo 4 persone e ferendone 51, secondo quanto riferito dal ministro della salute egiziano. A circa due ore di distanza, altre due bombe sono esplose in zone diverse della città, causando un morto e 15 feriti.
Il primo attacco mirava al direttorato della sicurezza della capitale egiziana, bersaglio da colpire per le rivendicazioni politiche di diversi gruppi d’azione nel Paese. Il gruppo di militanti Ansar Beit al-Maqdis (Campioni di Gerusalemme), ispirato ad Al Qaeda, lo ha rivendicato.
Il palazzo era stato messo sotto sorveglianza speciale per timore di eventuali attacchi che sono arrivati puntuali alla vigilia del terzo anniversario delle rivolte contro il governo, iniziate nel 2011.
Più di 30 ambulanze sono arrivate nelle aree colpite per portare in ospedale i feriti. Ci sono stati gravi danneggiamenti delle strutture, dei palazzi e delle strade nelle zone sotto attacco. Le autorità incolpano la Fratellanza Musulmana degli attentati.