Un’autobomba è esplosa in un quartier generale della polizia nel sud-est della Turchia, uccidendo almeno otto persone e ferendone circa 68. L’attacco arriva all’indomani dell’incursione contro lo Stato islamico e i miliziani curdi in Siria.
L’agenzia stampa Anadolu ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), un gruppo militante curdo, di essere responsabile dell’attentato. Ma non c’è stata finora nessuna rivendicazione di responsabilità.
L’attacco è avvenuto a Cizre, nella provincia di Sirnak, al confine con Siria e Iraq. Non è chiaro se le vittime erano civili o funzionari di polizia.
Forze speciali dell’esercito turco, insieme ai jet della coalizione internazionale a guida statunitense, hanno lanciato mercoledì 24 agosto la prima offensiva coordinata sul territorio siriano, al confine con la Turchia.
I carri armati turchi e i miliziani ribelli dell’Esercito siriano libero hanno attraversato la frontiera turco-siriana e, dopo alcune ore di combattimenti, hanno strappato all’Isis il controllo della città di Jarablus, a pochi chilometri dal confine con la Turchia. Intensi bombardamenti hanno accompagnato l’avanzata.
— LEGGI ANCHE: LA TURCHIA ENTRA IN SIRIA, COSA STA SUCCEDENDO