Un’esplosione in una moschea sciita nella città afgana occidentale di Herat ha ucciso 29 persone e ne ha ferite almeno altre 64. A riportarlo è stata la polizia locale.
Abdulhai Walizada, un portavoce della polizia locale, ha detto che diversi attentatori suicidi si sono fatti esplodere tra i fedeli, dopo aver lanciato alcune granate tra la folla.
L’esplosione, che ha colpito la moschea di Jawadia, ha coinciso con la preghiera serale delle ore 20:00.
Attraverso la sua agenzia ufficiale Amaq, il sedicente Stato Islamico, ha rivendicato l’attentato sostenendo che il bilancio delle vittime sia più grave di quello ufficiale.
“Almeno 50 sciiti sono stati uccisi e 80 sono rimasti feriti in un attacco dei miliziani dello Stato Islamico in un’assemblea nella città afghana occidentale di Herat”, si può leggere nel comunicato rilasciato dai terroristi.
Herat, capitale dell’omonima provincia vicino al confine con l’Iran, è considerata una delle città più tranquille dell’Afghanistan.
L’attacco arriva un giorno dopo l’attentato all’ambasciata irachena della capitale Kabul, che ha visto i miliziani del sedicente Stato Islamico assaltare la missione diplomatica del governo di Bagdad.
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