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    Esplosione ad Ankara, 37 morti

    L'attacco è stato causato da un'auto esplosa vicino alla fermata di un bus. Due giorni fa l'ambasciata USA aveva avvertito di possibili attentati nella capitale turca

    Di TPI
    Pubblicato il 13 Mar. 2016 alle 18:21 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:45

    Un’esplosione ha colpito Ankara, capitale della Turchia, domenica 13 marzo 2016 causando la morte di almeno 37 persone, secondo quanto riportato dalle autorità locali. I feriti sono più di 100.

    Nessun gruppo estremista ha ancora rivendicato ufficialmente l’attacco, ma secondo il governo fra gli attentatori sarebbe stata riconosciuta una ex studentessa universitaria accusata di far parte del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), partito fuorilegge turco che rivendica maggiori diritti per la minoranza curda e l’indipendenza dalla Turchia. Tuttavia le autorità non hanno confermato questa ipotesi.

    In risposta, durante la notte, il governo turco ha deciso di prendere di mira diverse postazioni del PKK nel nord dell’Iraq. 

    La televisione di stato turca TRT sostiene che l’incidente sia stato causato da un’automobile esplosa vicino alla fermata di un bus nel quartiere Kizilay, vicino al Güvenpark, centro della città, nei pressi di uno snodo cruciale per i trasporti pubblici.

    Le telecamere a corto circuito nell’area mostrano una macchina che si avvicina a bassa velocità vicino la fermata subito prima che una forte esplosione oscuri le immagini. Le foto circolate subito dopo in rete mostrano un bus completamente distrutto. 

    La zona è stata sgomberata e diverse ambulanze sono accorse sul luogo dell’incidente. Intanto il governo turco ha imposto il divieto di far circolare immagini della scena dell’attacco e delle vittime.

    Nel frattempo, secondo quanto riportato anche dal quotidiano turco Hurriyetè emerso che l’11 marzo 2016, due giorni fa, sul sito dell’ambasciata statunitense ad Ankara era comparso un annuncio di avvertimento per i cittadini americani presenti sul territorio, rivolto in particolare all’area di Bahcelievler con il titolo “Statement: US officials in Ankara warned on Friday of a potential terrorist plot”.

    Bahcelievler si trova vicino al quartiere Kizilay, dove è avvenuta l’esplosione oggi: si tratta di una zona che ospita i palazzi del governo della capitale turca. “Abbiamo informazioni riguardanti un possibile attentato che i terroristi starebbero organizzando nell’area di Bahcelievler, per colpire gli edifici del governo”, si legge nel messaggio.

    L’incidente di oggi 13 marzo avviene a meno di un mese da quando un’autobomba esplose nel centro di Ankara provocando la morte di almeno 29 persone. Quell’attacco fu rivendicato da militanti curdi.

    Negli ultimi anni militanti curdi e diversi gruppi estremisti hanno compiuto attentati in Turchia. A gennaio del 2016 la Turchia è stata colpita da un attentato suicida rivendicato dall’Isis nel centro di Istanbul, nel quale sono state uccise 10 persone.

    Nel corso degli ultimi sei mesi la Turchia è stata al centro di diverse vicende internazionali, principalmente per via della tensione che si è venuta a creare fra il governo turco e quello russo.

    A novembre del 2015 alcuni caccia F-16 turchi hanno abbattuto un aereo da guerra russo, vicino al confine con la Siria, perché “avrebbe violato la spazio aereo turco”: la prima volta dagli anni Cinquanta che un membro Nato compie un’azione specifica di questo genere contro un jet russo.

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