Durante il 2016 in Europa è stata generata più corrente elettrica che negli anni precedenti. Il 90 per cento di questa energia aggiuntiva proviene da fonti rinnovabili, segno che il continente sta procedendo ad affrancarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili.
L’elettricità aggiuntiva generata nei paesi dell’Unione europea nel 2016 è stata di 24,5 gigawatt, dei quali 21,1 – l’86 per cento – proveniva da sole, vento, acqua e biomasse. L’energia eolica da sola rappresenta la metà di questi 21 gigawatt e ha sorpassato il carbone, attestandosi seconda fonte energetica dopo il gas nell’Ue.
Tra i paesi più virtuosi ci sono Germania, Francia, Paesi Bassi, Finlandia, Irlanda e Lituania, e questo anche grazie al fatto che l’Ue ha fissato per il 2020 obiettivi ambiziosi in materia di energia verde. Tuttavia il rapporto 2016 sull’eolico in Europa traccia una divisione tra il nord e il sud del continente: Spagna, Portogallo, Italia e Grecia sembrano impegnarsi molto poco in nuovi progetti, mentre i tedeschi da soli, che già generano tre volte più energia eolica di qualsiasi altro paese Ue, hanno installato il 44 per cento dei nuovi impianti.
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