Circa cinque milioni di persone in Somalia soffrono la fame a causa della siccità e dell’assenza di piogge. Più di 300mila bambini sotto i cinque anni sono malnutriti e richiederebbero assistenza medica.
A lanciare l’allarme sono le Nazioni Unite, che martedì 20 settembre hanno diffuso i dati sull’emergenza umanitaria che sta vivendo il paese del Corno d’Africa.
I livelli di malnutrizione sono costantemente cresciuti negli ultimi sei mesi (300mila persone in più rispetto a febbraio), e circa metà della popolazione è colpita dagli effetti della crisi alimentare.
Nel 2011 durante la carestia che colpì la Somalia morirono 260mila persone, in maggioranza bambini.
Nel paese africano martoriato da anni di guerra civile tra i miliziani estremisti islamici di al-Shabaab e il governo somalo, decine di migliaia di persone erano state costrette a vivere nel campo profughi di Dadaab, in Kenya, il più grande al mondo.
Ma dopo la decisione delle autorità kenyote di chiuderlo, i rifugiati sono stati costretti nel 2016 a tornare in Somalia, aumentando ulteriormente il problema dell’emergenza alimentare.
La crisi è stata aggravata dalle scarse piogge nelle aree meridionali del paese che in sei mesi hanno dimezzato la produzione di frumento. A causa della conseguente carestia, gli agricoltori hanno già esaurito gran parte delle scorte di cibo.
Il coordinatore degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite in Somalia Peter de Clerq ha annunciato che l’Onu è pronto ad aumentare la risposta per affrontare l’emergenza, ma ha fatto notare che solo il 32 per cento dei fondi previsiti dal Somalia Humanitarian Response Plan sono stati affettivamente erogati.