Nella contea americana di Rockland, nello stato di New York, è stato dichiarato lo stato d’emergenza per il drastico (e preoccupante) aumento di casi di morbillo.
Per far fronte al problema ed evitare che la situazione degeneri, il governo locale ha proibito ai bambini non vaccinati l’accesso agli spazi pubblici. I genitori che violano l’ordinanza saranno punibili con una multa di 500 dollari e rischiano fino a sei mesi di prigione.
In totale nella sola contea sono stati registrati 153 casi di morbillo, segno di un drastico crollo nel numero delle vaccinazioni.
In precedenza nella stessa zona era stato vietato ai bambini non vaccinati la frequenza di determinate scuole, ma la nuova misura rappresenta una presa di posizione ancora più drastica sul tema.
“I genitori saranno ritenuti responsabili se saranno violate le disposizioni appena emanate relative allo stato di emergenza e li stiamo esortando a vaccinare i propri figli”, ha affermato il funzionario della contea, Ed Day.
Il fenomeno del calo dei vaccini ha interessato in generale gli Stati Uniti: sono sempre di più i genitori che si oppongono per ragioni filosofiche o religiose alle vaccinazioni o che credono che le informazioni che ricevono in merito siano fuorvianti e che i vaccini causino l’autismo nei bambini.
Secondo quanto riportato dalla Bbc, l’epidemia che ha colpito la contea di Rockland ha interessato in gran parte la comunità ebraica ultra-ortodossa e si pensa che il morbillo si sia diffuso in altre aree a prevalenza ultra-ortodosse intorno a New York.
Il numero dei casi morbillo è aumentato drasticamente nelle ultime settimane, secondo quanto spiegato da Dylan Skriloff, l’editore del giornale locale The Rockland County Times.
Dal primo gennaio al 21 marzo 2019 sono stati registrati 314 casi di morbillo in 15 diversi stati americani, secondo i dati diffusi dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie che vedono una maggiore concentrazione a di New York e New Jersey.
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