“Gli esseri umani devono colonizzare Marte, così da poter conservare le specie nell’eventualità di una terza guerra mondiale”. Parola di Elon Musk, il fondatore di Tesla che il 6 febbraio 2018 ha lanciato un razzo proprio verso il pianeta rosso.
Evidentemente non rassicurato dall’incontro annunciato, ma non ancor confermato, tra Trump e Kim Jong-un per una de-escalation tra Usa e Corea del Nord sulle armi nucleari, Musk ha pronunciato queste parole durante un evento in Texas, negli Stati Uniti.
“È importante avere un rifugio che sia autosufficiente su Marte – ha spiegato – perché si tratta di un posto lontano dalla Terra. In caso di guerra, sarebbe più facile sopravvivere lì che sulla Luna”.
“Se ci sarà una terza guerra mondiale vogliamo essere sicuri che la civiltà umana possa essere conservata da qualche altra parte”, ha continuato Musk rispondendo alle domande del suo amico Jonah Nolan, il co-creatore dello show televisivo Westworld.
SpaceX, l’azienda aerospaziale creata da Musk, sta lavorando su un veicolo che porterà gli umani su Marte, una nave di 100 metri nome in codice BFR (Big Fucking Rocket).
Ma costruire un insediamento umano sul pianeta rosso richiederebbe “enormi risorse imprenditoriali”, ha detto Musk.
Il fondatore di Tesla ha che anche ribadito il suggerimento secondo cui Marte potrebbe essere “una via di fuga per i ricchi” evidenziando i rischi della missione: “Sarà difficile, pericoloso, non ci saranno molte persone che vorranno andare all’inizio”, ha detto, aggiungendo che però, col tempo, la colonia del pianeta rosso potrebbe diventare ospitale e avrebbe “ottimi bar”.
Lo scorso 6 febbraio Musk ha lanciato un razzo in direzione di Marte. Il razzo Falcon Heavy è partito dal Kennedy Space Center, la stessa piattaforma da cui erano stati lanciati i razzi che avevano portato gli astronauti sulla luna, con a bordo una spider Tesla e un manichino di un astronauta.
“Mi sembra surreale” aveva commentato Musk stesso durante la conferenza stampa a lancio avvenuto, aggiungendo: “Le cose sciocche e divertenti sono importanti”.
Il razzo, composto da tre anime di Falcon 9 con nove motori (un totale di 27 motori Merlin), è il più potente che questa generazione abbia mai visto: può sollevare oltre il doppio del carico utile (54mila chilogrammi) grazie alla spinta di 22.800 kilo Newton (l’equivalente di circa diciotto aerei 747 a piena potenza).
Il razzo di Musk consentirà a SpaceX di competere per i contratti di lancio di satelliti spia più grandi, e alcuni esperti nel volo spaziale stanno incoraggiando la NASA a utilizzare razzi privati come il Falcon Heavy invece del gigantesco e più costoso razzo, lo Space Launch System, che è attualmente in fase di sviluppo anche per riportare gli astronauti sulla luna.
Questo non è però l’unico progetto del magnate sudafricano che, attraverso le sue società e insieme a diversi team di esperti e ricercatori, sta realizzando idee a dir poco avveniristiche.
Ad esempio, Musk è un membro fondatore anche di Neuralink , una società che intende sviluppare la “fusione di intelligenza biologica e intelligenza artificiale” nella ricerca di tecnologie per connettere i computer al cervello umano.
La tecnologia dell’interfaccia cervello-computer (BCI) potrebbe essere utilizzata per il potenziamento cognitivo, che va dal miglioramento della memoria a quello delle capacità decisionali, per allontanare i sintomi dell’Alzheimer.
La teoria è che con una sufficiente conoscenza dell’attività neurale nel cervello sarà possibile creare “neuroprostetici” che potrebbero permetterci di comunicare idee complesse telepaticamente o darci ulteriori capacità cognitive (memoria extra) o sensoriali (visione notturna).
In una pubblicazione su Nature Nanotechnology, un team di chimici e ingegneri che lavora con le nanotecnologie ha brevettato una rete ultra-sottile che può fondersi al cervello umano per creare un’interazione perfetta tra macchina e circuiti biologici.
Lo scorso gennaio, Musk aveva messo in vendita 15mila lanciafiamme guadagnando oltre 5 milioni di dollari.
Una mossa che aveva suscitato molte critiche, alle quali l’imprenditore, co-fondatore di PayPal, aveva risposto con ironia dal suo Twitter: “Quando si verificherà l’apocalisse, apprezzerai di aver comprato un lanciafiamme. Se non funziona ti restituiamo i soldi! Il lanciafiamme rispetta la legge. Sarei molto più spaventato da un coltello da bistecca”.